ROMA, 17 maggio 2012 - Nonostante gli appelli del ministro della Giustizia {{WIKILINK}}Paola Severino{{/WIKILINK}}, che anche pochi giorni fa aveva dichiarato la necessità di andare "avanti col decreto anticorruzione", la maggioranza che sostiene Monti fatica a trovare la quadra.

Oggi le commissioni Giustizia e Affari Costituzionali della Camera hanno approvato un emendamento del Pd che aumenta le pene minime da 3 a 7 anni e quelle massime da 4 a 8 per il reato di corruzione per atti contrari a dovere d’ufficio.

Il Pdl ha votato contro, mentre a sostenere l’emendamento sono stati invece Fli e Idv. L’Udc, che avrebbe appoggiato la norma alla fine decide di astenersi avendo capito che l’emendamento ha innescato una frattura tra i partiti che sostengono il governo.

Il capogruppo del Pdl Enrico Costa, chiedendo l’accantonamento dell’emendamento, dice: “L’approvazione di questa norma- aggiunge- andrebbe a certificare che ormai è nata una maggioranza diversa da quella che sostiene il governo. Questo atteggiamento non produttivo in termini di dialogo. Chiediamo che venga messo in votazione all’inizio della discussione della prossima seduta altrimenti temo che verranno compromessi i lavori. Mi sembra che il Pd stia cercando di fare una forzatura su questo emendamento”.

Federico Palomba dell’Idv, che per stoppare l’ostruzionismo del Pdl, aveva ritirato i circa 30 emendamenti del suo gruppo, attacca il Pd che non ha fatto altrettanto: "Non è possibile - dice - consentire votazioni di questo tipo solo per fare vetrina. Li devono ritirare come noi".

Bocciato invece un emendamento della relatrice Angela Napoli di Futuro e Libertà, che equiparava il reato di corruzione e quello di concussione.

IL MINISTRO - Nessuna nuova maggioranza su corruzione e falso in bilancio: il ministro della Giustizia Paola Severino ha respinto la lettura politica del Pdl sui lavori parlamentari in corso sul falso in bilancio e sulla corruzione. “Non credo - ha affermato conversando con i cronisti alla Camera - ci siano nuove maggioranze, neanche sul falso in bilancio”.

Nel corso della discussione di oggi sul ddl anticorruzione nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia “ho visto gran buona volontà”, ha sostenuto la guardasigilli. “Anche sul falso in bilancio i pareri del Governo erano accuratamente selezionati per trovare una linea retta ma mediana”.