Milano, 6 luglio 2012 - Roberto Maroni scende in campo per la prima volta come segretario della Lega, assicura i leghisti che la manifestazione di "Pontida non si cancellerà mai" , risponde alle polemiche sulla scomparsa della foto di Bossi sul sito del Carroccio parlando di 'problemi tecnici' e nella sua prima conferenza stampa traccia la linea della 'nuova' Lega

CERVELLI PENSANTI -  Da oggi “parte un’azione molto intensa. Per noi la campagna elettorale è iniziata domenica scorsa”,  ha esordito il neo segretario, che con la riorganizzazione dell’assetto interno del movimento afferma di puntare a “riportare qui il cervello, la mente pensante della Lega”.

Alla sua prima conferenza stampa da leader leghista, Maroni ha affermato: “Se le grandi regioni del nord agissero come un unico soggetto istituzionale-politico, cioè la Grande regione del nord, noi possiamo dettare legge a Roma e a Bruxelles. Questo è lo schema che io ho in mente. La questione delle alleanze è l’ultimo dei miei pensieri”.

Essere in campagna elettorale, ha spiegato Maroni, “Per noi significa recuperare consenso” perché il partito del nord può essere rappresentato solo dalla Lega. Per questo “Vogliamo dialogare con chi non è della Lega ma a cui stanno a cuore i problemi del nord”. Del resto anche Salvini qualche giorno fa aveva spiazzato tutti assicurando che la Lega è "pronta a guardare a sinistra".

E lo slogan “Prima viene il nord” significa per esempio “riunire le tre regioni del nord dove la Lega governa per dare una risposta concreta agli esodati, con un intervento di sostegno al reddito che questo governo ha messo in mezzo alla strada.

STOP A DOPPI INCARICHI - Nella nuova Lega di Maroni, stop ai doppi incarichi. A partire dai vice appena nominati. (VIDEO) “Ci sarà un regolamento che verrà sottoposto al Consiglio federale che determinerà incompatibilità tra incarichi - ha spiegato Maroni - Il principio è che se uno si deve impegnare in un’attività deve avere l’energia e il tempo di farlo e si deve impegnare su quello”.

Infine, il nuovo carattere “confederale” della Lega, che comporta maggiore autonomia territoriale. “Da segretario federale una cosa che non farò - ha promesso Maroni - è intromettermi per soverchiare decisioni. Abbiamo trasformato il congresso della Lega da Federazione a Confederazione. Vuol dire che le singole nazioni hanno aumentato il grado di autonomia decisionale: darò ampia delega ai segretari federali senza intromettermi nel loro lavoro, ponendo loro obiettivi e chiedendo di conseguirli”.

Maroni ha fatto l’esempio nel nuovo leader della Lega Lombarda{{WIKILINK}} Matteo Salvini{{/WIKILINK}}, il cui obiettivo è garantire che “in Lombardia la Lega diventi partito egemone, quindi che vada alla guida della Regione per creare la macroregione anche dal punto di vista istituzionale. Come fare e quando farlo spetta a lui. E lui ha tutte le capacità per gestire nel modo migliore questo obiettivo”.

LA FOTO DEL SENATUR - La foto di {{WIKILINK}}Umberto Bossi {{/WIKILINK}}dal sito della Lega nord è stato rimosso, cinque o sei giorni prima del congresso, per “un problema tecnico”, ha poi assicutato Maroni.

“Questa cosa è la conseguenza del passaggio del sito su un’altra piattaforma, quindi, si è trattato nient’altro che di “un problema tecnico”, tanto che “l’ho fatta rimettere, non c’era nessun motivo di toglierla”. Bossi, ha ricordato Maroni, è “il presidente della Lega ed è l’unico con il nome scritto nello Statuto”.

 

LA LEGA DELLE ORIGINI - Con l’introduzione di Dipartimenti e di Consulte, sull’esempio della “Lega delle origini”, il nuovo Carroccio guidato da Roberto Maroni rivoluziona il suo assetto organizzativo e punta a rafforzare, sul piano interno ed esterno, la comunicazione, “per dare un messaggio univoco, perché l’entusiamo dei militanti a volta porta a prendere posizioni diverse”. “Non è un assetto tipico dei vecchi partiti - ha spiegato Maroni - ma un “ritorno al futuro”, semmai a come era una volta la Lega”.