Roma, 7 luglio 2012 - La {{WIKILINK}}spending review {{/WIKILINK}} non risparmia nemmeno chi ha scoperto il {{WIKILINK}}Bosone di Higgs{{/WIKILINK}}.

Brutto risveglio per l’INFN, l’istituto che raggruppa i fisici italiani: nell’allegato 3 al provvedimento di revisione della spes, il governo taglia infatti la dotazione per l’ente del 3,78 per cento quest’anno e del 10 per cento negli anni successivi.

Un taglio che sembra accanirsi soprattutto sull’ente che ha appena conseguito un grande successo internazionale con il contributo determinante alla scoperta della 'particella di Dio'.

Per gli altri grandi enti, infatti, i tagli sono molto minori: per il CNR: 1,23% nel 2012 e 3,28% nel 2013 e oltre; ASI 0,21 e 0,56; INGV: 1,31 e 3,59; INAF 0,48 e 1,29.

"DISTRUGGERE L'ECCELLENZA E' SEMPLICE" - Per il presidente INFN Fernando Ferroni, “Appena finito di celebrare il ruolo avuto dalla fisica italiana e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare nella scoperta del bosone di Higgs (VIDEO)  abbiamo ricevuto il premio. Un taglio del 10% del personale tecnico e amministrativo e un taglio di bilancio che ci impedirà di continuare a essere protagonisti nel contesto internazionale".

"L’ente  - aggiunge Ferroni - è ovviamente disponibile ai sacrifici necessari per il risanamento del paese ma rimane stupefatto dalla logica di un taglio che e’ il maggiore tra tutti quelli applicati agli enti di ricerca e fatto senza alcuna consultazione. Distruggere l’eccellenza è semplice e lo si può fare con un decreto, ricrearla sarà un lavoro di molte generazioni”.