Roma, 8 luglio 2012  - Roberto Maroni interviene sulla spending review appena approvata dal governo Monti, e dà ragione alle critiche di Squinzi e della Camusso, abbassando però ulteriormente il voto dato al premier tecnico dal leader di Confindustria.

Nel frattempo ieri sera nel Varesotto il leader storico della Lega Umberto Bossi torna a inneggiare alla Padania e si commuove ascoltando il Va pensiero.

VOTO A MONTI - "Un voto a Monti? Conosco bene Giorgio Squinzi, è troppo buono quando dice che merita un voto tra il 5 e il 6. Per me è sotto il 4",  ha detto il neosegretario della Lega, Roberto Maroni, ospite di Skytg 24.

Secondo il segretario della Lega, “gli italiani sono d’accordo con il taglio della spesa pubblica” più che con la spending review come atto politico: “se il governo dice che taglierà la spesa pubblica c’è il consenso”.
 

IMU PAGATA - Nonostante lacampagna per invitare a non pagare la tassa sulla prima casa, Maroni in realtà dichiara di aver pagato l'Imu: "Avevamo detto ai nostri sindaci, ‘fate in modo che i vostri cittadini non paghino regolarmente l’Imu senza diventare evasori. Io ho pagato l’Imu perchè il mio sindaco non ha fatto nulla per non pagarla, ma non abbiamo mai chiesto di fare gli evasori", ha spiegato Maroni.

LEGA E FEDERALISMO - Il federalismo "non è abbandonato, resta la soluzione alla questione settentrionale", assicura poi Maroni. E sulla 'nuova Lega' aggiunge: "Non ripartiamo da zero. Non è la Lega di Maroni, parliamo di Lega Nord. Noi dobbiamo diventare il partito egemone in tutte le regioni del Nord. Le alleanze sono ora proprio l’ultimo argomento che mi interessa".

PINTIDA E MISS PADANIA - Maroni poi conferma di voler mantenere l'appuntamento di Pontida: "E’ il cuore della Lega, è la nostra identità. E’ una festa di popolo", mentre è molto più tiepido verso Miss Padania: "si può continuare a fare ma non sarà organizzata dalla Lega. Tutte le altre si devono autofinanziare, senza coinvolgere direttamente la Lega. La Lega fa politica, tutte le manifestazioni accessorie usciranno dalla gestione diretta del movimento" spiega.

I SOLDI ALLE SEZIONI - Riferendosi poi allo scandalo del tesoriere Belsito, che ha travolto il Carroccio (guarda la videostory), Maroni assicura: "D’ora in avanti ci sarà una gestione oculata, sapendo che i soldi della Lega devono essere dati alle sezioni. I nostri diamanti devono essere i militanti e le sezioni. Li’ devono essere investiti i milioni della Lega, è li’ che si fa politica". Quanto al tesoriere, Maroni afferma che "c’è un collegio dei tesorieri confermato ed abbiamo un bilancio certificato. Io sono tranquillo da questo punto di vista" dice.

UNA DONNA AL COLLE - "Per il Quirinale non mi viene in mente nessuno, ma mi piacerebbe vedere li’ una donna", ha detto Maroni. E riguardo alla possibilità di un Monti-bis, dice: "A livello personale stimo Monti ma questo non c’entra nulla: se si candida e viene eletto nulla in contrario. Ma non mi piace che ci sia una sospensione della democrazia. Il giudizio su chi governa deve essere del popolo che è sovrano", afferma.

ALLEANZE  - "Non abbiamo certo voti necessari per vincere da soli. Dobbiamo intercettare i consensi anche di chi non si mette i fazzoletti della Lega. In questo senso dobbiamo diventare la Cdu italiana", dice.

BOSSI - Quanto poi a Bossi e alla sua ventilata richiesta di una riserva di posti, Maroni è stato chiaro: "Bossi è il presidente della Lega, è il garante dell’unità della Lega. Ma non ha una riserva di posti, così come non ce l’ha il segretario", spiega.
 

Intanto ieri sera il Senatur, al termine del suo comizio alla festa della Lega Nord a Besozzo (Varese) ha cantato, visibilmente commosso, il ‘Va Pensiero’. I circa 200 militanti presenti alla festa hanno accolto alcuni passaggi del suo discorso con applausi.  "La Padania arriverà, in un modo o nell’altro", ha assicurato Bossi. "Avere Monti al governo è la conseguenza del fatto che abbiamo taciuto - ha spiegato - ma c’è un giorno in cui qualcuno si sveglierà e inizierà a far passare il tam tam della libertà".