Roma, 26 novembre 2012 - Molte ore dopo la fine del voto al primo turno delle primarie del centrosinistra, finalmente arrivano - intorno alle 17 di lunedì - i dati definitivi della consultazione. Eccoli:

{{WIKILINK}}Pier Luigi Bersani{{/WIKILINK}}: 44,9 per cento con 1.393.990 voti

{{WIKILINK}}Matteo Renzi {{/WIKILINK}} 35,5 per cento con 1.103.790 voti

{{WIKILINK}}Nichi Vendola{{/WIKILINK}} 15,6% con 485.158 voti.

I votanti sono stati 3.107.658. Bersani vince in tutte le regioni tranne Toscana, Umbria e Marche che vanno al sindaco di Firenze.

SCRUTINIO IN TILT - Risultati a rilento per le primarie del centrosinistra e ancora ufficiosi. Anche se il risultato non cambia. Ma nella notte lo spoglio dei voti è andati in tilt, tanto che sul sito ufficiale delle primarie per molte ore è rimasto il risultqato parziale con nemmeno 4mila sezioni sulle oltre novemila. E sui dati forniti dal comitato organzizatore è polemica perchè i renziani giudicano il distacco minore dei nove punti

In mattinata gli organizzatori hanno diffuso i dati ufficiosi. Pier Luigi Bersani al 44,9% e Matteo Renzi al 35,5%. Sono queste le perecentuali ottenute al primo turno delle primarie del centro-sinistra dai due candidati che si sfideranno al ballottaggio di domenica prossima, secondo i risultati ufficiosi diffusi dagli organizzatori. I voti validi sono stati oltre 3,1 milioni. Il leader di Sel, Nichi Vendola ha ottenuto il 15,6%, Laura Puppato il 2,6%, mentre Bruno Tabacci l'1,4%. I dati ufficiali arriveranno solo alle 18 dopo il via libera del comitato dei garanti. I dati  forniti sono stati prontamente smentiti dallo staff di Renzi secondo il quale le distanze sarebbero minori con Bersani al 43,4% e Renzi al 38,8%.

C'è di più. I renziani con Nicola Danti chiedono al quartier generale del partito di "pubblicare on line sul sito tutti i verbali dei nove mila seggi" e contestano il metodo perchè "aggregare i dati su base provinciale come ha fatto Nico Stumpo è molto discutibile". E Roberto Reggi chiede che al secondo turno si possa far votare tutti.
 

Gli organizzatori affermano che potrebbero esserci minime differenze nelle percentuali, ma il risultato è questo. Quindi tra Bersani e Renzi il distacco è di circa 10 punti.

"Do per assodato che Nichi scelga Bersani". Lo ha detto il sindaco di Firenze Matteo Renzi intervistato da Sky Tg24.

Renzi ha poi aggiunto intervistato da Tgcom 24, che "ci siamo messaggiati ieri sera, non ho alcun dubbio, Vendola appoggerà Bersani. Viviamo però questa settimana con serenità. ono particolarmente contento del clima che c'è stato" ha concluso il sindaco. Che non va all'attacco: "Siamo stati isolati da tutto il gruppo dirigente del partito e comunque siamo tra il 35 e il 39%)".

Sempre a Sky renzi ha detto: ''I risultati sono molto positivi, e sono particolarmente contento del clima. Ora bisogna andare a convincere i delusi del centrodestra, che possono essere coinvolti da noi''.

Resta comunque confermato il ballottaggio tra Bersani e renzi domenica prossima 2 dicembre.

LE POLEMICHE SULLE REGOLE - Mentre su Twitter Bersani ribadisce "Sono stracontento, è stata una giornata magnifica", lo staff dei renziani va all'attacco, come detto, sulle regole per il voto al ballottaggio.

"E' davvero difficile da comprendere, penso che dovremmo rivedere questa regola". Cosi' Roberto Reggi, portavoce per la campagna delle primarie per Matteo Renzi, ospite a "24 Mattino" su Radio 24, sull'impossibilita' di votare al ballottaggio per chi non ha votato al primo turno: "E' la prima volta che succede nel mondo che tra il primo e il secondo turno si impedisca agli elettori, se non portando un certificato medico, di poter votare - ha detto Reggi -. Ma c'e' sempre tempo per applicare il buon senso. Cosa facciamo domenica? Se vengono a votare in tanti che non hanno votato al primo turno li mandiamo via?".

C'e' un divario di circa nove punti da Renzi e Bersani, Reggi ha spiegato come poterlo recuperare: "Quando si va al ballottaggio la partita ricomincia, si riapre. Noi pensiamo di recuperare parlando di contenuti. Bersani rappresenta l'usato sicuro, ma in questo momento rischia di non essere sufficiente, di essere l'immobilismo rispetto a un cambiamento che va affrontato a viso aperto".  Reggi ha commentato anche la scelta del segretario Cgil Susanna Camusso che ha votato Bersani e ha detto a Radio 24 che una vittoria di Renzi 'sarebbe un problema': "A parte il cattivo gusto di parlare ad urne aperte - ha detto Reggi - un segretario di un sindacato cosi' importante ha sbagliato profondamente. Comunque il fatto che Camusso, che rappresenta la conservazione in questo momento, sostenga Bersani, la dice lunga su quanto sia necessaria una innovazione anche nel garantire i diritti ai lavoratori. La Cgil conserva i diritti di chi ha le tessere ed il lavoro ce l'ha gia', e questa e' la differenza tra noi e chi appoggia Bersani".

E Renzi ribadisce con forza: "Chiediamo sia possibile registrarsi fino al giorno stesso e online". "Spero che prevalga il buon senso", ha aggiunto.