Roma, 26 novembre 2012  -  Matteo Renzi, in conferenza stampa a Firenze, lancia la sfida al segretario del Pd in vista del ballottaggio. E lo fa riesumanto i suoi cavalli di battaglia: contrapporre il sistema usato sicuro di Bersani alla sua innovazione

CHI S'ACCONTENTA -  In vista del ballottaggio “chi pensa che la classe dirigente di questo centrosinistra ha fatto molto bene, fa bene a scegliere Bersani. Chi vuole cambiare, scelga noi”.
Matteo Renzi, in conferenza stampa a Firenze, lancia la sfida: “Chi si accontenta di come sono andate le cose voti Bersani, chi vuole investire sul cambiamento voti noi. E’ il derby dell’usato sicuro contro l’innovazione”.

VENDOLIANI DA INTERCETTARE - Se Vendola lavora per “non farmi vincere questo non significa che il travaso dei suoi voti vada tutto su Bersani. C’e’ una parte di vendoliani, la maggior parte a Milano e Roma, che hanno fatto un voto d’opinione e noi abbiamo chance” di intercettare quel voto, dice Matteo Renzi in conferenza stampa.
 

LA REPLICA A BERSANI - Poi Renzi risponde a Bersani che gli aveva rimproverato di dire sempre 'noi e loro' riferendosi al segretario del Pd e non ai veri avversari politici. "C’è un noi e un loro, nel senso che la squadra del Pd è la stessa, ma può cambiare l’allenatore. Fino a domenica sera utilizzerò il noi e il loro per indicare due modelli diversi di centrosinistra”, ha detto Matteo Renzi.

“C’è l’allenatore che fa il catenaccio e l’allenatore che fa il calcio totale, e quindi c’è un noi e un loro, noi abbiamo un altro tipo di gioco. Io non ce la faccio a dire noi e mettere Bindi e D’Alema, perché io li metterei in panchina, se non in tribuna. Il noi e il loro -ha continuato Renzi- dipende tante scelte, grandi e piccole. Non sono due squadre diverse ma voglio dire agli elettori di centrosinistra di scegliere l’allenatore” Ad ogni modo, nel complesso, per Renzi la dirigenza sta molto di più col segretario Pier Luigi Bersani, a differenza della base, come dimostrato dai risultati di Toscana e Marche.

PIU' AFFLUENZA -  “Domenica puntiamo ad aumentare l’affluenza al voto. Potrebbe accadere come per le primarie in Francia, dove al secondo turno andò a votare il 10% in più del primo turno”, ha detto Matteo Renzi,

“Spero siano tanti coloro che si registreranno” per andare a votare al secondo turno, “anche se la procedura e’ tesa a scoraggiare”. Per questo “chiediamo che sia consentita la registrazione on line e fino al giorno stesso del voto”.