Roma, 20 dicembre 2012 - Sulla data delle elezioni decide il presidente della Repubblica e comunque la scelta del 24 febbraio "va nella direzione di una migliore organizzazione", ma sul resto Silvio Berlusconi è più combattivo che mai. "Io non devo conquistare elettori nuovi ma riaparlare con gli elettori che ci diedero quasi il 40% nel 2008, e che si sono allontanati per disincanto dalla politica. Se mi sentiranno, penso non abbiano difficoltà a darmi la fiducia", ha detto il Cavaliere ospite di 'Radio Anch'io'.

"Sono stato a lungo assente dalla comunicazione, e questo purtroppo ha causato nostra discesa nei sondaggi, ne ha approfittato la sinistra che con la scusa delle primarie ha occupato i media, una vera e propria alluvione", ha proseguito l'ex premier che non risparmia critiche a nessuno. "Le uscite di Bersani dimostrano che è un disco rotto, perché sono 20 anni che parlano di conflitti di interessi - ha aggiunto Berlusconi -. Ho ricordato che non c'è una sola trasmissione delle mie reti in 25 anni che sia andata contro la sinistra". "Alla Rai c’è un canale a favore della sinistra e La7, dalla mattina alla sera, fa trasmissioni contro di noi. Le persone perbene pero’ ormai non cadono in questo tranello", ha continuato.

Bocciata anche l'eventuale candidatura di Mario Monti. "Rimarrei sorpreso se ci fosse una partecipazione alla campagna elettorale di Mario Monti, sarei questa volta d’accordo con D’Alema, non sarebbe nell’interesse di Monti diventare piccolo protagonista da deus ex machina quale si era presentato",  ha spiegato ancora Berlusconi. Se i centristi di Montezemolo e Casini "entreranno insieme a noi nel centrodestra - ha aggiunto - saranno benvenuti, altrimenti il loro unico risultato, e anche la loro unica finalità nascosta, sarà quella di far vincere la sinistra. E’ chiaro che in campagna elettorale dovremo distinguerci da loro".

"Abbiamo ritenuto forse sbagliando, che per la situazione dell’Italia era troppo grave provocare una caduta del governo dei tecnici. Forse abbiamo sbagliato", ha sottolineato per proi ritornare sull’offerta rivolta al presidente del Consiglio di guidare i moderati. "Se Monti fosse stato in grado di tenere insieme tutti i moderati non avrei avuto difficoltà a tirarmi indietro", ha ripetuto.

"Partecipo alla campagna elettorale con grande sacrificio. Avevo già un’attività che mi avrebbe dato soddisfazione", ha detto, ricordando di avere "indirizzato" la sua attività nella costruzione di ospedali per i bambini del mondo, per la creazione dell’università del pensiero liberale a Milano e poi per il Milan. "Ritorno in campo perché il mio Paese si trova in una crisi recessiva da cui si può uscire solo cambiando la politica imposta ai Paesi del mediterraneo dai Paesi del nord - ha osservato il Cavaliere -. La politica dell’austerità porta alla recessione. Da questa spirale si può uscire solo cambiando la situazione, bisogna dare sostegno alle imprese".

Berlusconi, quindi, è passato a elencare alcuni punti del suo programma.  Occorre "cominciare subito la legislatura cambiando la Costituzione", ma "la prima riforma che farei è eliminare l’Imu sulla prima casa - ha detto -. Nessuna imposta sulla casa nè oggi nè domani". "Se gli italiani mi daranno la maggioranza - ha proseguito -, mi impegno a ridurre del 50% il numero dei parlamentari e dei consiglieri regionali, provinciali e comunali". Poi aggiunge: "Credo che la Chiesa" abbia "la sua influenza e auspico che si ricordi tutto quello che abbiamo fatto per la Chiesa. Sono certo che abbia chiara l’immagine di cosa farebbe la sinistra" al governo. Berlusconi, comunque, è decisamente pronto a fronteggiare i suoi avversari. "Il faccia a faccia con Bersani sono io il primo a chiederlo - ha concluso -. Con Bersani, con Monti con tutti, purché sia fatto con delle regole all’americana che sono utili per far capire agli elettori l’offerta politica. Spero di poterne fare più di uno".

FINI -  Poi nel pomeriggio parla Fini che prende posizione a favore di Monti. Il presidente della Camera auspica che Monti accetti di essere indicato come capo della coalizione centrista, in base alla normativa elettorale vigente. Il presidente della Camera lo ha detto durante l'incontro di auguri con la stampa parlamentare, quando gli è stato chiesto se spera che Monti guidi lo schieramento di centro: "Lei sa - ha risposto Fini - che la legge vigente non prevede l'indicazione del candidato premier, ma l'indicazione del capo della coalizione. Personalmente ho espresso l'auspicio che accetti di essere il capo della coalizione, e questo auspicio è stato espresso anche da altri". "In futuro, come ho avuto modo di dire, presentero' la mia candidatura".

 

FRATELLI D'ITALIA - Dopo un tira e molla di giorni, Guido Crosetto e Giorgia Meloni finalmente convolano a nozze con Ignazio La Russa, annunciando una nuova formazione politica ‘Fratelli d’Italia’ (qualcuno fa subito notare che l’acronimo e’ Fi...). La trattativa si sarebbe sbloccata solo alla fine , dopo aver sciolto il nodo del simbolo. All’ultimo momento, sarebbero stati accontentati i ‘larussiani’, decisi a tenere nel logo anche la scritta ‘Centrodestra nazionale’, nata appena un mese fa con la registrazione presso l’Ufficio brevetti del ministero dello Sviluppo. Dopo un confronto serrato, raccontano, la mediazione raggiunta avrebbero soddisfatto tutti: Crosetto e Meloni sarebbero riusciti a inserire la scritta ‘Fratelli d’Italia’, in testa al simbolo su sfondo azzurro sopra il nodo tricolore, mentre La Russa avrebbe ottenuto il nome ‘Centrodestra nazionale' nella parte bassa.

 

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