Roma, 29 dicembre 2012 - Giorgio Gori è uscito sconfitto dalle primarie del Pd a Bergamo. Con 89 seggi su 101 scrutinati, lo spin doctor di Matteo Renzi ha preso solo il 13% dei voti. In testa c'è Elena Carnevali, con il 31%, seguita da Giovanni Sanga con il 30%, Giuseppe Guerini con il 17%, Gori con il 13%, Carla Rocca con il 12% e Mirosa Servidati con il 7%. Come tutti gli altri candidati, Gori sarà comunque in lista per le politiche ma in una posizione che rispecchierà l’ordine di preferenze ottenute alle primarie e dunque fortemente a rischio. Senza contare che prima di lui andranno anche i candidati scelti nel listino bloccato di Pier luigi Bersani. E' questa comunque la prima sorpresa che arriva dallo spoglio delle primarie dei parlamentari del Partito Democratico. Proviamo a fare un quadro d'insieme.

 

L'AFFLUENZA E I PRIMI RISULTATI

MILANO - Sono state circa centomila le persone che in Lombardia si sono presentate ai seggi per votare alle primarie del Pd sui candidati al Parlamento, di queste trentatremila a Milano. Con il 30% delle schede scrutinate, nella provincia di Milano risultano i piu’ votati alle primarie del Pd tra gli uomini Franco Mirabelli, Matteo Mauri, Franesco Laforgia, Emanuele Fiano, Ezio Casati e Vinicio Peluffo. Tra le candidate, in testa Barbara Pollastrini, Lia Quartapelle, Emilia De Biasi, Fiorenza Bassoli e Eleonora Cimbro. Al voto sono andate circa 33mila persone. A Monza dovrebbe essere primo Pippo Civati. Dietro di lui Lucrezia Ricchiuti e la deputata ‘lettiana’ Alessia Mosca. A seguire Roberto Rampi, Daniela Mazzucconi, il deputato Enrico Farinone, che non ce l’avrebbe fatta a strappare la ricandidatura, e Sergio Daniel. Civati: “E’ stato un successo. Sono state primarie apertissime, che hanno comunicato una grande voglia di cambiamento”.

TORINO E PIEMONTE - La bassa affluenza alle primarie del Pd premia, a Torino e provincia, i candidati del territorio. A oltre un terzo dello spoglio, in testa alle preferenze si piazzano lasegretaria provinciale del partito, Paola Bragantini, e l’assessore provinciale all’Istruzione, Umberto D’Ottavio. Bene, a sorpresa, Francesca Bonomo, appena 28 anni, consikiera comunale di Barbania e animatrice parrocchiale. Tra i parlamentari uscenti si salvano,al momento, Cesare Damiano, Stefano Esposito e Anna Rossomando. Male, invece, Magda Neri e Pietro Marcenaro, he rischiano ormi di dire addio a Roma. ‘’E’ mancato il voto d’opinione - commenta il segretario piemontese del Pd, Gianfranco Morgando - mentre si registra un fenomeno di territorializzazione del partito, che ha penalizzato quei parlamentari che, negli ulimi cinque anni, si sono occupati di tematiche nazionali’’. In questa analisi rientra anche la ‘sorpresa’ Bonomo, ‘’una candidatura giovane, di rottura’’.

NAPOLI - Oltre 30mila elettori che hanno votato a Napoli e provincia per le primarie del Pd. Il dato riferito alle ore 18, che segna circa il 50% dei votanti rispetto alle passate primarie tolti gli elettori di Sel e Tabacci e’ fornito da Gino Cimmino, segretario provinciale del Pd Napoli. “E’ una buona affluenza, secondo le nostre aspettative. E’ la terza volta che chiamiamo gli elettori di centrosinistra alle urne in un mese, tra l’altro questa volta nel fine settimana tra le vacanze di Natale e Capodanno - dice Cimmino - un ringraziamento va ai tantissimi militanti e volontari che in queste ore stanno lavorando duramente per la riuscita della consultazione elettorale”.

REGGIO CALABRIA E REGIONE - Rosi Bindi supera lo scoglio delle primarie in provincia di Reggio Calabria. Lo spoglio prosegue nelle notte ed i risultati sono parziali, ma secondo quanto riferito da ambienti del Pd, la presidente del Partito supera le primarie insieme al consigliere regionale Demetrio Battaglia. In provincia di Cosenza, invece, tra i candidati uomini si delinea una battaglia a tre tra il deputato uscente Franco Laratta, il sindaco di Diamante, Ernesto Magorno e Bruno Villella. Non ce l’avrebbe fatta, invece, il consigliere regionale Mario Maiolo. Tra le donne, invece, si delinea la vittoria di Enza Bruno Bossio, componente la direzione nazionale, e Stefania Covello. Nel vibonese, infine, dovrebbe spuntarla il consigliere regionale Bruno Censore.

LA CAROVANA PRIMARIE - Le primarie sono partite. In quasi 1500, tra big e peones, hanno puntato e punteranno (oggi, domenica ndr) al voto degli elettori per entrare nelle liste del Pd in una sfida ‘’ai limiti dell’impossibile’’, come lo stesso Pier Luigi Bersani ha ammesso per lo sforzo di volontari e aspiranti onorevoli. ‘’Chi perde non sarà recuperato nel listino’’ assicura il Pd per smorzare tensioni e malumori della vigilia, in primis in Puglia dove tre consiglieri regionali, non ammessi alla gara, si sono autosospesi dal partito. Si è votato oggi (ieri, ndr) in nove regioni (Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Marche, Lazio, Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna). Domani toccherà ad altre 11. In totale 6 mila seggi con 50 mila volontari a gestirli.

Intanto interviene Matteo Renzi con un appello al voto, mentre Pierluigi Bersani comincia a scaldare i motori della campagna per le politiche lanciando, via tweet, lo slogan elettorale ‘l’Italia Giusta’. E presentando sul sito il logo del partito con l’acronimo (Pd) inserito in un cerchio bianco all’interno di un rettangolo color rosso.
Volenti o nolenti, quasi tutti nel partito, tranne chi di fatto sa già che sarà nella ‘quota protetta’ del 10 per cento, si sono messi in gioco, rischiando la candidatura: dai decani, che hanno ottenuto la deroga per il limite dei tre mandati, come Anna Finocchiaro e Rosy Bindi (che alla fine ce l'hanno fatta), che corrono ‘fuori sede’ a Taranto e Reggio Calabria, ad alcuni membri della segreteria Pd.

PRIMARIE ANCHE PER SEL - Se la sfida si consumerà in un giorno (oggi o domani) i tempi per conoscere vincitori e vinti saranno un po’ piu’ lunghi e un quadro complessivo si avrà solo il 2 gennaio. Anche Sel chiama al voto i suoi elettori per scegliere i parlamentari e, a differenza dei democrat che chiuderanno le liste l’8 gennaio, Nichi Vendola ha già annunciato i 23 nomi del listino, tra i quali la portavoce dell’Alto commissario Onu Laura Boldrini. Impegnarsi è un dovere di tutti e altrettanto doveroso e’ occuparsi di politica’’, ha detto Renzo Ulivieri, presidente dell’Associazione italiana allenatori di calcio ma anche segretario del circolo di Sel di San Miniato, in provincia di Pisa, oltre che candidato alle primarie del partito.