Roma, 3 gennaio 2013 - “Chiedo il rispetto per tutto il Pd. Noi siamo un partito liberale che non chiude la bocca a nessuno e troverà sempre la sintesi”. Lo dice il segretario del Pd Pier Luigi Bersani rispondendo a Mario Monti che gli aveva chiesto di silenziare Fassina, al termine del pranzo tra il leader dei democratici e il sindaco di Firenze Matteo Renzi.

Tutti i difetti del Pd si scoprono oggi: per un lungo anno non si sono visti. Preferisco il rispetto ma chiedo il rispetto per tutto il Pd”. Bersani ha poi osservato: “Siamo un partito liberale e credo che il coraggio che mi si chiede l’ho dimostrato. Il coraggio non è quello di chiudere la bocca alla gente, ma di lasciarla parlare, partecipare e trovare una sintesi. Questa è la mia idea”.

INTESA CON RENZI - “Assolutamente sì”. Così Pier Luigi Bersani ha risposto ai cronisti che al termine del pranzo con Matteo Renzi gli hanno domandato se il sindaco di Firenze avrà un ruolo attivo nella campagna elettorale (VIDEO RENZI BERSANI). “La nostra forza - ha proseguito il segretario del Pd - è di essere una grande forza popolare, pluralista, dove ci sono tanti protagonisti e c’è una sintesi che cerchiamo di portare fuori dal politicismo, su cose reali come il lavoro”. “Questo - ha aggiunto Bersani - è un grande partito popolare che non è attaccato a una persona sola, ma è un collettivo che trova una sintesi”.

Renzi dice che il pranzo con Pier Luigi Bersani “è andato bene”.  “Chiusa la vicenda delle primarie, si discute di campagna elettorale. Vedo troppa gente abituata a scappare con il pallone... Io non sono fatto così”.

Renzi poi scherza, ricordando una delle frasi del segretario durante il match in tv tra i vari sfidanti delle primarie del centrosinistra: "E’ un pranzo che dovevamo fare da tempi della campagna elettorale, il pranzo di conclusione’’ dopo le primarie, "volevo capire che ci faceva il tacchino sul tetto e lui me l’ha spiegato, ora sono un uomo felice...".

MONTI - “Non sto lì a bilanciare i minuti, non mi impressiona un minuto in più o in meno in televisione”. Lo ha detto Pierluigi Bersani interpellato sulla presenza in televisione di Mario Monti. “Io dico una cosa e ci credo - ha aggiunto - se volete togliermi dei minuti, dateli alla Siria. Ci sono 60mila morti e non se ne sta occupando nessuno. Cerchiamo di guardare un po’ fuori, di allargare lo sguardo. L’Italia è un grande Paese, non può finire a colpi di minutaggio tv”.