Roma, 17 marzo 2013 - Il giorno dopo la doppia 'vittoria' alla Camera e al Senato (con l'elezione rispettivamente di Laura Boldrini e Pietro Grasso), il leader del Pd Pier Luigi Bersani non nasconde il suo entusiasmo, ma neppure la preoccupazione per il cammino verso un futuro governo. “Abbiamo fatto ciò che volevamo e dovevamo fare”, spiega tornado sul voto di ieri per la presidenza delle due Camere.

“Le istituzioni non c’entrano nulla col Governo. Stiano tutti tranquilli, le istituzioni sono le istituzioni e ieri hanno preso una boccata fresca". 

RESPONSABILITA' - E ancora: “Immaginare che quello di ieri sia stato un colpo di improvvisazione (VIDEO) mi sembra un po’ infantile. Basterebbe fidarsi qualche volta di quello che uno dice e non di pensare che i politici anche quelli per bene. Avevo detto: ‘Cercherò una corresponsabilità fino all’ultimo. Se non ci sarà, ci caricheremo noi della nostra responsabilità, in chiave di cambiamento’. Abbiamo cercato fino all’ultimo momento di cercare un riconoscimento reciproco. Non c’è stato, non per volontà nostra. Allora abbiamo preso la nostra responsabilità”, spiega il segretario del Pd a SkyTg24.

LA SCELTA DI TIRARSI IN DIETRO - “Siamo una generazione che è capace di queste scelte, di non mettersi davanti al bene collettivo. Io, Franceschini, Finocchiaro, siamo di quella generazione là. La nuova dovrà impararla questa cosa”. Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, a SkyTg24, commentando la mancata candidatura di Anna Finocchiaro alla presidenza del Senato, in favore di Pietro Grasso.

MAI COL PDL - Insieme al Pdl? “Non si puo’ mettere un coperchio precario su una pentola a pressione. L’Italia è una pentola a pressione”. Lo afferma Pier Luigi Bersani alla trasmissione di Maria Latella su Sky. “C’è bisogno di cambiamento in una direzione precisa”, sostiene. Nessuna riedizione della ‘strana maggioranza’, “non è possibile”, dice Bersani.

GOVERNO, STRADA STRETTA (VIDEO) - “Non parliamo di Governo Bersani. Diciamo cosa serve all’italia, poi vediamo chi può interpretarlo”, dice Bersani parlando di quello che proporrà al capo dello Stato, Giorgio Napolitano, per la formazione di un nuovo esecutivo.

Da martedì e mercoledì “il Quirinale prende in mano la situazione, mi affido al Capo dello Stato che ha un compito difficilissimo”, (VIDEO) continua Bersani . “E’ una strada molto stretta, ma altre strade si rivelerebbero anche piu’ strette”, dice il segretario del Pd. “Tutte le soluzioni che prevedessero una compartecipazione delle forze dovrebbero essere larghissime e unanime”, aggiunge Bersani.

"No ad accordi politici preventivi, non funzionerebbero”, sostiene spiegando che al Quirinale dirà: “Bisogna chiedere al Parlamento di sostenere un programma di legislatura”, dice il segretario del Pd che spiega di aver avuto “un mandato dagli elettori”. “Non c’e’ nessuna pretesa o ambizione ma solo responsabilità".

 FINANZIAMENTO AI PARTITI (VIDEO) - “Entro luglio una legge sul finanziamento ai partiti”, annuncia poi Bersani: “Servono solo piccole contribuzioni dei cittadini volontari”, ma “non sono disposto a riunciare al concetto di finanziamento alla politica”, sostiene il segretario del Pd. “Fino a quando non si fa questa norma sono disposto a sospendere l’erogazione dei rimborsi elettoriali”, dice Bersani spiegando che si potrebbe fare questo passo, in via temporanea in vista di un cambiamento del meccanismo di finanziamento.
 

VOTO A GIUGNO (VIDEO) - “Spero che non si vada a votare a giugno”. Lo dice Pier Luigi Bersani alla. “In caso di primarie ognuno ha il diritto di presentarsi”, spiega il segretario del Pd non escludendo che ci possano essere primarie entro giugno.

LA REAZIONE DI LAURA BOLDRINI  - Quella di Laura Boldrini all’elezione alla presidenza della Camera è stata “una reazione bellissima, piena di umiltà. E’ molto apprezzabile quando una persona capisce il peso di una responsabilità”, ha detto Bersani pur non rivelando le esatte parole della neopresidente della Camera

CASO BERLUSCONI - “Non vediamo questa eventualità, ma nel caso ci fosse, ci comporteremmo come abbiamo sempre fatto. Abbiamo sempre dato mandato ai nostri membri in commissione di guardare le carte e se non c’è fumus persecutionis noi ci comportiamo dando l’assenso” ha detto il segretario del Pd rispondendo a una domanda sul comportamento del suo partito nel caso di un voto in aula sull’arresto di Silvio Berlusconi.

BERSANI: I M5S RICORDANO IL LENINISMO -  Il modo di far politica del Movimento 5 Stelle, a Pier Luigi Bersani fa venire in mente dinamiche proprie del leninismo. Lo ha detto il segretario nazionale del Pd durante un incontro a Brescia. “Il Movimento 5 Stelle vuole fare le proprie riunioni chiuse ma poi vuole lo streaming quando va dal Capo dello Stato, secondo un antico dettato che fa venire in mente il leninismo. Cosa credono di aver inventato?”. Sono un cuneo - aggiunge riferendosi al Movimento - mi organizzo più o meno segretamente e poi approfitto di tutti gli spazi che la borghesia ‘cogliona’ e capitalista mi dà”.