Roma, 19 aprile 2013 - Fumata nera per Romano Prodi, messo in campo per la quarta votazione (la quinta si terrà domani mattina alle 10). Il Professore si ferma sotto i 400 voti, colpito da 101 franchi tiratori. E' così che decide di ritirare la sua candidatura e attacca: "Non ci sono più le condizioni. Chi mi ha portato a questa decisione deve farsi carico delle sue responsabilità. Io non posso che prenderne atto".

TERREMOTO NEL PD - Il partito di Bersani è sotto choc. Bersani si è riunito con l'assemblea dei grandi elettori del Pd e ha deciso di dimettersi dalla segreteria del partito. Rosy Bindi si è dimessa da presidente dell'assemblea nazionale.

SEL: VOTATE RODOTA' - "Sinistra ecologia e libertà ha votato per Romano Prodi e i nostri voti sono riconoscibili perché i nostri elettori hanno segnato sulla scheda R. Prodi: i nostri voti ci sono tutti". Così Nichi Vendola che, commentando con i cronisti il quarto voto a vuoto per l’elezione del Capo dello Stato, accusa chi "vuole mestare nel torbido" per dare la colpa della mancata elezione di Prodi a Sel. "Non ci vuole una grande sapienza aritmetica per capire che il voto che è mancato a Romano Prodi è tutto interno al Pd e riaguarda una divergenza di linea politica" tra chi punta al governissimo con il Pdl - un "inciucio" che rappresenterebbe la "risposta sbagliata" alla crisi politica attuale - e chi, come Sel, votando Romano Prodi ha voluto "sbarrare la strada" all’alleanza con il Pdl. Dopo la decisione di Prodi, Sel invita il Pd a votare per Stefano Rodotà.

RENZI - "La candidatura di Prodi non c’è più". Così Matteo Renzi parlando con i cronisti lasciando Palazzo Vecchio, subito dopo il responso dell'Aula. "Oggi il segretario del Pd ha chiesto per l’unità del partito di offrire una candidatura molto autorevole - ha detto -. A Prodi tutti hanno detto sì, hanno fatto l’applausone, poi hanno fatto il contrario, il giochino dei franchi tiratori che non è una battaglia a viso aperto". "Per tutto il giorno - scirve in un post - sono stato accusato su Facebook di sostenere una candidatura, quella di Romano Prodi. Ora l’accusa è opposta: aver complottato contro la candidatura Prodi. Se non ci fosse di mezzo l’Italia sarebbe da ridere": così un post di Matteo Renzi. "Io le cose le dico in faccia, sempre. I doppiogiochisti non mi piacciono".

M5S INSISTE PER RODOTA' 

IL CAV DA MONTI - In serata Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi insieme con i capigruppo del Pdl per incontrare Mario Monti. L’incontro per fare il punto su una possibile convergenza del Pdl sul nome di Anna Maria Cancellieri come candidato al Colle. Proposta avanzata da Scelta Civica. Poi, parlando a una cena elettorale, Berlusconi ha detto: "Se domani ci sarà un candidato idoneo per un governo condiviso daremo il nostro voto, altrimenti faremo come oggi e non parteciperemo alla votazione". Il voto di oggi, aggiunge, è stato "non democratico e non accettabile".

IL QUARTO SCRUTINIO - Romano Prodi ottiene 395 voti, Stefano Rodotà 213, Anna Maria Cancellieri 78. E’ il dato definitivo del quarto scrutinio per l’elezione del presidente della Repubblica. Massimo D’Alema ha ottenuto 15 voti. I presenti in aula sono stati 732 su 1007 grandi elettori, per effetto della scelta di Pdl, Lega e Fdi di non partecipare al voto. Seguono poi: Massimo D’Alema (15), Franco Marini (3), Giorgio Napolitano (2), mentre un voto è andato rispettivamente a Emma Bonino, Walter Veltroni e a Giulio Andreotti. I voti dispersi sono 7, le schede bianche 15, 4 le schede nulle.

LA GIORNATA / LA SVOLTA DI BERSANI - Il nome del professore era stato lanciato da Pier Luigi Bersani all'assemblea dei grandi elettori del Pd. Bersani aveva espresso rammarico per la mancata elezione di Franco Marini al Quirinale. "Per responsabilità di cui, se siamo adulti, dobbiamo prendere atto che non siamo stati in grado di cogliere l'opportunità di eleggere una nostra figura prestigiosa, un uomo del lavoro come Franco Marini", aveva detto ai grandi elettori del Pd. "Mi dispiace e capisco la sua amarezza", aveva aggiunto. "Si è creata attorno a noi una situazione molto difficile e non abbiamo dato una buona prova. Faremo delle valutazioni. Abbiamo portato sulle nostre posizioni forze antagoniste, sul nome di un uomo del lavoro. Sono dispiaciuto per Marini", aveva detto il segretario del Pd raccogliendo l'applauso dell'assemblea.

BERLUSCONI FURIOSO CON IL PD - Bersani sta tentando di occupare tutte le cariche dello Stato, è inaccettabile. Lo aveva detto Silvio Berlusconi parlando ai gruppi del Pdl. Il Cavaliere accusava Bersani di aver tenuto "un comportamento inqualificabile". Il Pd - ha incalza l’ex premier parlando ai gruppi del Pdl - ha violato la parola data per le faide interne, Bersani pensa agli interessi del suo partito e non del Paese. "La candidatura di Marini è stata accantonata violando la parola data". "Ce la stanno facendo brutta, questo qui è inviso a tutti".

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