Roma, 23 aprile 2013 - Non ci sono solo i giovani turchi a lanciare (con Orfini) la candidatura a premier di Matteo Renzi. Cresce oggi nel Pd il partito di chi vedrebbe bene un incarico da parte di Napolitano a Matteo Renzi. E anche dal Pdl c'è una chiara apertura

Scende in campo il sindaco di Torino, Piero Fassino. "La persona migliore per guidare un esecutivo del presidente oggi si chiama sicuramente Matteo Renzi''. Lo dice al Foglio il
sindaco di Torino Piero Fassino. Per il Pd sono ore da resa dei conti. Oggi è in programma la direzione di fronte alla quale, come ha annunciato sabato Enrico Letta, l'intera segreteria si presenterà dimissionaria (già hanno annunciato le dimissioni Pier Luigi Bersani e Rosy Bindi).

''Io sono favorevole alla sua candidatura - spiega. - Perche' se dobbiamo assumerci delle responsabilita' di governo allora bisogna farlo da posizioni di forza e non di debolezza e quindi e' giusto che il Pd metta in campo l'uomo forte che rappresenta la capacita' di novita'. Gia' da adesso, come direbbe Matteo''.

Per Laura Puppato (sempre Pd) "piò risultare più accettabile anche per tutti noi dare un voto positivo a un governo ringiovanito che dia l'idea di una nuova politica e di un nuovo stile che avanza. La questione di Renzi
non è banale".

Sull'ipotesi parla anche il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni: "Sarebbe interessante, se volesse davvero governare".

Plaude all'ipotesi il neo governatore del Friuli, Debora Serracchiani. ''Renzi premier? Trovo che il suo nome sia giustissimo e non capisco perche' non dovrebbe esserlo. L'ho detto un mese e mezzo fa e ho preso randellate dal mio partito. In questo momento e' la persona che riesce a raccogliere maggiore consenso, fiducia e maggiore speranza, perche' riesce a parlare oltre il recinto del Pd e riesce probabilmente a rappresentare di piu' e meglio le istanze che vengono da un elettorato che ormai e' assolutamente mescolato, che non ha piu' un'ideologia radicata e che va a votare non piu' soltanto 'in alto a sinistra' ma semplicemente le persone''.

Dal Pdl arriva la voce di Sandro Bondi. "La mia opinione del tutto personale e' che un incarico a Matteo Renzi per la formazione del nuovo governo sarebbe in linea con una domanda di cambiamento che sale dal Paese e alla quale il Pdl e il Presidente Silvio Berlusconi sono pronti da tempo. Siamo in un momento in cui dalla confusione e dal caos possono nascere un nuovo ordine e un nuovo assetto politico favorevoleal superamento della crisi in cui versa l'Italia".

Il sindaco di Verona Flavio Tosi sponsorizza il ‘collega’ Matteo Renzi come possibile premier incaricato di formare il nuovo governo. ‘’Dato che alla Camera la maggioranza è espressione del centrosinistra - afferma Tosi - e’ normale attendersi che il candidato premier sia espresso da quella coalizione. Come sindaco mi piacerebbe che il Capo dello Stato considerasse l’ipotesi di affidare l’incarico di premier Renzi, considerando quanto oggi i sindaci rappresentino in termini di vicinanza ai cittadini e di rinnovamento’’. Sul quadro dei problemi urgenti da affrontare con il nuovo governo, Tosi dice di ‘’condividere pienamente il pensiero del governatore veneto Luca Zaia: e’ doveroso nei confronti delle nostre imprese e dei nostri territori che il futuro Governo tenga conto dell’esigenza fondamentale del Paese che e’ quella di far ripartire la crescita economica che dipende essenzialmente dalle attivita’ produttive ed economiche concentrate principalmente nel Centro-Nord’’. ‘’Deve essere chiaro a tutti che, specie in questo momento - prosegue Tosi -, bisogna pensare soprattutto a quest’area del Paese, perche’ salvandola si salva tutta l’Italia’’. ‘’Per questo, ovviamente - conclude -, servono una serie di nuove politiche legate alla fiscalita’, alla riduzione del debito pubblico e della spesa pubblica e del peso della burocrazia’’.

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