Roma, 27 aprile 2013  - Alla neo-ministra all'Integrazione Cecile Kyenge - prima donna di colore in un governo italiano (LEGGI LA SCHEDA) - giungono a pioggia felicitazioni di ogni tipo. Malù Mpasinkatu, il primo direttore sportivo africano diplomatosi a Coverciano, si dice  ''pieno di gioia'';  l'azzurro della marcia Jean-Jacques Nkouloukidi esulta e le augura 'una lunga marcia'. E lei twitta felice: "Cambiamento concreto x l’Italia: la sua società e il modo di vedere l’integrazione come risorsa x il paese. La mia voce è quella di tutti", sottolineando poi che il primo impegno è per lo 'ius soli'.

Forse per questo la sua nomina non piace proprio a tutti. Dalla Lega - che ha fortissimamente voluto la Bossi-Fini - si alzano voci di contrarietà: “Siamo pronti a fare opposizione totale al ministro per l’Integrazione, simbolo di una sinistra buonista e ipocrita, che vorrebbe cancellare il reato di clandestinità e per gli immigrati pensa solo ai diritti e non ai doveri”, tuona il segretario della Lega Nord-Lega Lombarda, Matteo Salvini.

"Venga in alcune città del Nord, a vedere come l’immigrazione di massa ha ridotto gli italiani a minoranza nei loro quartieri. I governatori leghisti del Nord - conclude dimenticando forse che la neo-ministra vive a Modena - faranno argine, nel nome del ‘prima i residenti, prima gli italiani’”.

BALOTELLI - Ma, dicevamo, sono nettamente più numerosi i commenti positici, anche da personaggi famosi, come Mario Balotelli. "La nomina di Cecile Kyenge a ministro per l’Integrazione rappresenta un ulteriore, grande passo in avanti verso una societa’ italiana più civile, più responsabile e più consapevole della necessità di una migliore e definitiva integrazione", sottolinea l’attaccante del Milan

RENZI - E sulla nomina di Cecile Kyenge si abbatte anche l'ironia di Matteo Renzi, ospite da Fazio a 'Che tempo che fa: “L’Italia continuava su due direzioni diverse tra politica e società normale, con una legge che portava il nome di Bossi e Fini, due fortunatamente in pensione”.