Roma, 20 giugno 2013 - Dopo 50 giorni di governo il premier Enrico Letta conferma, in un incontro con la stampa estera "i 18 mesi" per approvare le riforme. Ci sono - ha detto il presidente del Consiglio - "tutte le condizioni per fare le cose positive e applicare il programma sul quale il Parlamento ha dato la fiducia". "Non sento sofferenza in quello che sto facendo, sento molta attesa e impegno - ha aggiunto - Vivo questa esperienza, giorno per giorno, con grande determinazione. Se ogni tanto non sorrido è perché caratterialmente sono così ma in privato sorrido molto. Ci saranno occasioni per sorridere". Insomma, "c'è energia positiva che si sta liberando".

MONTI A LETTA: IL GOVERNO PUO' DURARE 5 ANNI

IL PROCESSO BERLUSCONI - Letta poi ha rassicurato sulla tenuta dell'esecutivo. "Vedo il governo stabile e concentrato sui suoi obiettivi e non credo che ci saranno conseguenze di nessun tipo da parte di vicende esterne", ha detto negando che le vicende processuali di Silvio Berlusconi abbiano ricadute sull’esecutivo. Rassicurazioni analoghe, dunque, a quelle già fornite dallo stesso Cavaliere dopo il "no" della Corte Costituzionale al legittomo impedimento per il processo Mediaset.

INELEGGIBILITA' - Quanto alla questione dell'ineleggibilità di Berlusconi. "E’ una scelta parlamentare, dei partiti, il governo non c’entra - ha aggiunto -. Il Pd darà un’indicazione, io ascolterò le indicazioni che verranno date, ma sono dinamiche parlamentari. Ma non darei grande importanza a questo avvenimento. Lo so che tutto ciò che dice Berlusconi per voi è fantastico perché vi consente di scrivere articoli, mentre quello che dico io è palloso…".

CASO IDEM - Letta ha anche parlato del caso che ha investito il ministro Josefa Idem per il pagamento dell'Imu. "Ho letto quello che ha detto il ministro Idem e ovviamente faccio fiducia in quello che il ministro ha detto ieri".

NO ELEZIONI ANTICIPATE - Il premier ha insistito: "Non vedo elezioni anticipate a breve. Non mi sembra che ci sia questa situazione". Dopo aver sottolineato che ritornare al voto con il Porcellum "ci riporterebbe indietro", il presidente del Consiglio ha ripetuto che "sarà possibile arrivare ad una nuova legge elettorale in 18 mesi. Questo è il tempo che ci siamo dati".

LAVORO GIOVANILE - il punto focale del governo, comunuque, resta il lavoro per i giovani. "Negli ultimi 10/20 anni non c’è stata una politica di attenzione nei confronti del lavoro per i giovani", ha spiegato ancora il premier sottolineando che la disoccupazione giovanile "deve diventare per noi una priorità. Se non si dà ai giovani questa opportunità verrà meno la fiducia e la speranza" loro e delle famiglie. “La settimana prossima presenteremo un piano nazionale per l’occupazione giovanile con risorse nostre, senza assolutamente sforare rispetto agli impegni di bilancio che ci siamo presi”, assicura  Letta al termine dell’incontro con il premier belga, Elio Di Rupo. “Abbiamo fatto un patto che è con gli altri Paesi Ue ma anche con i nostri figli: non ricominceremo a fare debiti. Le scelte saranno dentro il bilancio”.

EUROPA STORIA DI SUCCESSO - Per Enrico Letta bisogna cambiare il modo di raccontare l’Europa, anziché parlarne male bisogna sottolineare che si tratta di una "storia di successo" ed è fondamentale che "la Gran Bretagna rimanga a bordo". "Continuiamo tutti, sbagliando, a usare la logica del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. Anzi, oggi si parla sempre male dell’Europa. Al G8 mi sono permesso di dire che dobbiamo cominciare a raccontare la vicenda europea di questi tempi come una storia di successo: ci sono delle difficoltà che dobbiamo superare, ma in questi giorni sta succedendo che la Lettonia entra nell’euro, la Croazia entra nell’Ue… L’Italia supporterà l’accelerazione dell’inizio del processo di adesione della Serbia. E’ una storia di successo se tre capitali come Riga, Zagabria e Belgrado vivono l’avvicinamento all’Ue come la grande prospettiva alla quale stanno legando le loro politiche. Questo dimostra il successo dell’euro e dell’Ue".

TURCHIA - Quanto alla Turchia, il presidente del consiglio ha detto di augurarsi che "questa vicenda non metta in crisi l’avvicinamento all’Ue", perché - a suo avviso - "sarebbe un enorme errore ".

RAI - Il premier ha anche parlato della Rai. "Il servizio pubblico ha bisogno dell’orgoglio di chi lo svolge: la privatizzazione della Rai non è un tema nel programma del mio governo, ne discuteremo", ha detto. "E’ positivo che il M5 abbia la presidenza della Vigilanza. E’ fondamentale e utile che quei parlamentari siano dentro il circuito della resposanbilità", ha aggiunto.

I TRENI ITALIANI - Sfoggia le armi della diplomazia il presidente del consiglio Enrico Letta. Sul tavolo, oltre ai temi europei, la delicata questione dei treni alta velocità dell’Ansaldo Breda. Il governo olandese e quello belga lamentano difetti tecnici e minacciano di rispedire al mittente una commessa miliardaria.
Letta si rivolge alla stampa al fianco di Di Rupo e parla prima in italiano, per difendere il “buon nome del Made in Italy”, e poi ai cittadini belgi, in francese, nonostante la presenza dell’interprete. “Per noi la prima priorita’ e’ il viaggiatore- dice il premier italiano- e siamo sicuri che sara’ trovata una soluzione tecnica. Siamo sicuri che Ansaldo Breda sara’ in condizione di dimostrare la bonta’ tecnica dei suoi prodotti”.