Roma, 10 settembre 2013 - E' stato tutto rimandato.  "Il relatore Augello ha ritirato le pregiudiziali e si è deciso all’unanimità di cominciare la discussione generale sulla relazione di Augello. La sua proposta è stata quella di convalidare l’elezione di Berlusconi", ha detto la vicepresidente della Giunta dell’Immunità del Senato Stefania Pezzopane (Pd). La discussione sulla decadenza del Cavaliere riprenderà giovedì alle 15.

"La decisione presa oggi in Giunta costituisce un precedente importante. Non era mai stata decisa una procedura del genere. E’ stata accolta la nostra richiesta di individuarne una ad hoc per questo caso", ha detto Augello. "Non lo speravo davvero che oggi si sarebbe arrivati ad una decisione unanime su questa storia. Per quanto riguarda i tempi non sono ancora in grado di dire nulla perchè dovranno essere ancora decisi dall’ufficio di presidenza - ha proseguito - ma posso solo dire che essendo una questione del tutto particolare, tanto che richiede una procedura a se’, ci vorrà tutto il tempo che ci vorrà"." E' stata accolta, di fatto, la nostra richiesta e di questo siamo soddisfatti”.

NAPOLITANO -  Da Barletta anche Napolitano fa sentire la sua voce: "Se noi non teniamo fermi e consolidiamo questi pilastri della nostra convivenza nazionale tutto è a rischio, tutto può essere a rischio", ha detto il capo dello Stato. (VIDEO)

AUGELLO -  "Ci muoviamo su un terreno inesplorato e per questo occorre individuare una procedura. Stasera presento le mie trenta righe integrative, venticinque per l’esattezza, per il resto non chiedo nulla. Ho parlato anche troppo, cinque ore, ascolterò", aveva detto in mattinata Andrea Augello, relatore del ‘dossier’ che riguarda la decadenza da senatore di Silvio Berlusconi, intercettato dai cronisti in Senato. 

La quarta pregiudiziale sulla decadenza di Berlusconi, annunciata ieri, presentata da Lucio Malan riguarda la presunta amministratività della misura della decadenza, che secondo il senatore ha invece valore penale perché è afflittiva tanto quanto il carcere. Un altro punto riguarderà la riabilitazione dell’imputato. Ieri il relatore Pdl Augello aveva annunciato il voto su 3 pregiudiziali. "Questa sera presenterò una quarta pregiudiziale sul caso della decadenza di Silvio Berlusconi, che sarà votata insieme a quelle presentate ieri dal relatore Augello". Quindi la ventilata minaccia dell’ abbandono dei lavori della Giunta, annunciata ieri da Schifani, è rientrata come conferma il senatore Malan: "Ci saremo e voteremo". "Nella mia pregiudiziale - spiega Malan - pongo la questione sulla amministratività della decadenza, che secondo me è assurda, visto che la pena deriva dalla commissione di un reato e quindi va considerata penale. La decadenza è afflittiva tanto quanto il carcere. Inoltre ricordo un precedente per cui l’Italia trattando amministrativamente una pena ritenuta invece penale dalla Corte Ue, è stata condannata ad una severissima penale". "L’altro punto di rilievo - precisa Malan - e’ che sussiste un contrasto tra l’incandidabilita’ per 6 anni con l’art.27 della Costituzione, secondo cui la pena deve mirare alla rieducazione del reo, senza porre il marchio dell’ infamia".

LETTA INCONTRA ALFANO - Intanto nel pomeriggio Enrico Letta ha incontrato a palazzo Chigi il vicepremier Angelino Alfano e gli altri ministri del Pdl. Secondo fonti di governo il presidente del Consiglio sarebbe uscito dal colloquio ancora persuaso del fatto che ci siano le condizioni perchè l'esecutivo vada avanti. Precedentemente i ministri del Pdl si erano ritrovati a Palazzo Chigi per fare il punto della situazione.

EPIFANI - "Ci sarà tempo per discutere e passerà qualche giorno ma alla fine la giunta prenderà la sua decisione: noi ribadiamo che la legge è uguale per tutti e quando c’è una sentenza si applica, se in uno Stato non fosse così ci sarebbe solo la legge della giungla, ha detto in serata Guglielmo Epifani durante la registrazione di Matrix. "Si arrivi subito al voto, non si può andare avanti a lungo. E' ora di tirare una riga e pensare all’interesse del paese", ha proseguito Epifani, che ha poi ribadito che la sentenza nei confronti di Silvio Berlusconi "è una sentenza equilibrata e giusta. Non sta a me entrare nel merito, ma una sentenza di terzo grado non puo’ non essere rispettato".

M5S - Promette invece battaglia il Moviemtno 5 Stelle. "Se il Pdl dovesse proporre di cambiare l’ordine dei lavori della Giunta durante la riunione di questa sera, il Movimento Cinque Stelle chiederà il voto sulla proposta", ha sottolineato il senatore Vito Crimi, membro della Giunta per le Elezioni e Immunità del Senato. Secondo Crimi, alla base dell’eventuale decisione del Pdl ci sarebbe "la solita volontà di perdere tempo. Si comincerebbe una discussione in Giunta senza regole chiare e senza conclusioni precise. Perderemmo la serata in chiacchiere".

UE - La Commissione europea prova a buttare acqua sul fuoco delle polemiche nel dibattito politico italiano e dice di non avere timori sulla tenuta della democrazia italiana e di confidare nel senso di responsabilità dei partiti. Alla domanda se laCommissione tema ripercussioni negative dall’accesso dibattito politico in Italia, il portavoce dell Esecutivo Ue Olivier Bailly ha risposto che "non c'è un sentimento di inquietudine o di timore".

ALFANO - In mattinata Angelino Alfano aveva definito "davvero incredibile oltre che insopportabile" l'atteggiamento del Pd in giunta. "Siamo esterrefatti per il comportamento del Partito Democratico, ieri, in Giunta. Pur di eliminare per via giudiziaria lo storico nemico politico, preferiscono mettere in ginocchio il Paese", aveva detto il segretario del Pdl.