Roma, 2 ottobre 2013 - La fiducia ottenuta dal governo Letta e le spaccature in casa Pdl mandano in sollucchero gran parte degli alleati-nemici del Pd, che si lasciano andare a reazioni spesso colorite, tanto da offendere Sandro Bondi, che si chiede come possano i ministri del centrodestra stare zitti di fronte alle offese del Pd.

EPIFANI  - “L’onorevole Berlusconi ha perso, al di là dell’espressione di voto che ha voluto fare, di fronte al Paese e all’opinione pubblica. Oggi vince il Paese”, ha detto il segretario del Pd, {{WIKILINK}}Guglielmo Epifani {{/WIKILINK}}parlando in Aula alla Camera. “Aprire una crisi - ha detto in un altro passaggio - oggi sarebbe stato un gesto inconsulto, irresponsabile, contro il Paese e i cittadini”.

Non che si fidi del tutto di Berlusconi sconfitto: "Adesso vediamo se la crisi é risolta, qualcosa é successo... - dice ai cronisti - Da come eravamo entrati questa mattina é sicuramente un passo avanti”, ha ammesso Epifani, “il Paese non voleva la crisi e raramente si é visto un moto così compatto nel non volere che il governo cadesse”.

Poi l'avvertimento: "Chi ha giocato allo sfascio non può ripetere il gioco per cui oggi é miseramente fallito, non lo possiamo consentire". Insomma, “da domani non si può tornare a ieri: no al logoramento, al tira e molla, al ricatto, all’instabilità”, ha detto confermando “il voto compatto alla fiducia” al governo.
“Basta con la commistione tra la sfera della politica e quella della giustizia”, ha insistito.

ROSY BINDI - "Mi sembra un segno di grande debolezza”, commenta Rosy Bindi, che non è però entusiasta del risultato visto che lancia un tweet critico:  “Fiducia: la maggioranza resta anomala”.

“Anche se Berlusconi é gregario e questa volta ha seguito e non ha condotto le truppe, resta fermo il fatto che questo é un Governo sostenuto dal Pd e da una parte del centrodestra e che quindi siamo ancora dentro la logica delle larghe intese”, aggiunge intervenendo allo speciale TgLa7. Per Bindi la maggioranza anomala "é legata all’emergenza e posta al servizio del paese perché risolva dei problemi e non li accarezzi, in attesa di una nuova legge elettorale e di ritorno alle urne nel quale vogliamo ribadire l’importanza del bipolarismo”.

E precisa: “Voglio essere esplicita: se la nuova maggioranza politica che sostiene questo Governo tendesse a diventare una maggioranza politica stabile, un’operazione neocentrista o qualcosa del genere, si sappia che una stragrande maggioranza del Pd non sarebbe d’accordo”.

MATTEO ORFINI - La presenza di Silvio Berlusconi nella maggioranza è ormai “accessoria”, ha detto il deputato Pd Matteo Orfini: “C’è una maggioranza numerica e c’è una maggioranza politica che si è formato in questo passaggio molto delicato. Ora infatti c’è una parte che è accessoria che è quella che rappresenta Berlusconi, che numericamente fa parte di questa maggioranza ma politicamente è irrilevante. Questo non risolve tutti i problemi del governo, ma leva anche un alibi al governo, perché da oggi bisogna fare una salto di qualità nella sua azione”.

FINOCCHIARO - “Il dato politico é che, nonostante le piroette onestamente imbarazzanti, Berlusconi é sconfitto e marginale. Sconfitto perché la sua manovra che cercava di terremotare il governo, nata solo per difendere interessi personali, é fallita. Berlusconi é stato costretto ad una imbarazzata giravolta e ritirata. Voleva far cadere il governo Letta ed é stato costretto a votare una fiducia per un programma di lungo respiro", sottolinea {{WIKILINK}}Anna Finocchiaro {{/WIKILINK}}secondo la quale "con questa triste svolta tattica Berlusconi cerca di coprire il fatto che lui e i suoi fedelissimi sono ormai marginali e non decisivi per la tenuta del governo".

D'ALEMA - “Per l’Italia e per l’Europa é una buona notizia il fatto che abbiamo un governo. Appare chiaro che in questo momento nessuno ha la forza di far cadere questo governo. Quindi abbiamo di fronte a noi una prospettiva di stabilità e di rinnovato impegno per le riforme. Questo é un dato molto positivo”: {{WIKILINK}}Massimo D’Alema {{/WIKILINK}}giudica positivamente la fiducia al governo Letta incassata nell’aula del Senato.
“Auspico che il governo - ha spiegato D’Alema da Bologna - realizzi la sua duplice missione” ovvero “sostenere la ripresa e l’occupazione ed accompagnare le riforme della Costituzione e della legge elettorale che sono necessarie. Occorre il tempo necessario per esaurire questa missione. Il problema del governo - ha concluso - non é durare ma é fare cio’ per cui il governo é nato”.

 “A questo punto possiamo fare con serenità il nostro congresso che con il rischio di elezioni anticipate sarebbe stato piu’ difficile”, aggiunge D’Alema per cui la fiducia al governo incassata in Senato avrà effetti positivi anche sul Partito democratico. “Per il Pd - ha spiegato - la stabilità di governo é un fatto positivo perché aiuta anche la stabilità del partito che, in questa vicenda, si é mosso con assoluta coesione, spirito unitario e solidarietà verso Letta”.