Roma, 1 gennaio 2014 -Boom di ascolti per il messaggio di fine anno del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Il discorso del capo dello Stato è stato seguito sui canali Rai da 7.149.000 spettatori, con un aumento del 12,2%. Nel 2012 gli ascolti si erano fermati a 6.373.000, vale a dire 776.000 in meno rispetto a ieri.

S’incrementano gli ascolti del messaggio di fine anno del Capo dello Stato anche controllando i dati di Rai1: nel 2013 erano stati 4 milioni e 821 mila spettatori, mentre quest’anno si è toccato i 4 milioni 935 mila ascoltatori.
Lo share premia il Quirinale, nonostante un appello a boicottare il messaggio di fine anno arrivato in primis dall’M5S, poi anche da Forza Italia e dalla Lega.

BOICOTTAGGIO -  I grillini ancora ieri si erano scatenati su twitter chiedendo al popolo del web di ascoltare soltanto il contro-messaggio di Beppe Grillo. Tra di loro un deputato 5 stelle, Angelo Tofalo, aveva twittato: “Mi hanno appena segnalato questo sondaggio! Guarderai il messaggio del presidente della Repubblica?” e citava questi dati: “il 97,5% (1,484 voti) ha detto no, il 2,5% (38 voti) ha detto si’”.

Il 31 dicembre spegni il presidente e manda in onda il tricolore”, aveva invitato a fare il deputato di Forza Italia, Giuseppe Moles. A raccogliere l’appello molti altri del suo partito, da Daniele Capezzone a Giancarlo Galan, da Augusto Minzolini a Maurizio Bianconi fino all’animatore dell’”Esercito di Silvio”, Simone Furlan. L’iniziativa, promossa da una pagina Facebook, parlava di “una forma di dissenso spontaneo, libero, democratico e pacifico nei confronti del presidente Napolitano: la sera del 31 dicembre scegliamo di non ascoltare il messaggio di fine anno del presidente, la sera del 31 dicembre scegliamo di appendere il tricolore alle nostre finestre ed ai nostri balconi”. Perché “le continue esternazioni del capo dello Stato appaiono sempre più come il segno dell’abbandono del suo ruolo istituzionale per porsi invece come paladino e tutore della sopravvivenza e delle istanze di una maggioranza e di un governo non scelti dai cittadini”.