Los Angeles, 16 gennaio 2014 - Dopo 8 anni, un film italiano può bussare alla porta degli Oscar. Prima de ‘La grande bellezza’ di Paolo Sorrentino, era stata Cristina Comencini nel 2006 con ‘La bestia nel cuore’ a ottenere l’ambitissima nomination come miglior film straniero. A un passo erano arrivati l’anno scorso i fratelli Taviani con ‘Cesare deve morire’ e nel 2010 Giuseppe Tornatore con ‘Baaria’, un film premiato dalla critica, ma eliminato dalla competizione alla prima selezione.

L’anno d’oro per l’Italia fu il 1999 con ‘La vita e bella’ di Roberto Benigni, vincitore dell’Oscar come miglior film straniero, 7 anni dopo la conquista della statuetta, nel 1992, da parte di Gabriele Salvatores con ‘Mediterraneo’. Nel 1996 a ottenere la nomination agli Academy Awards fu ‘L’uomo delle stelle’ di Tornatore, in concorso come miglior film straniero dopo la conquista dell’Oscar nel 1990 con ‘Nuovo cinema Paradiso’.

Nel 1991 fu scelto come candidato tra i film stranieri ‘Porte aperte’ di Gianni Amelio. ‘La famiglia’ di Ettore Scola fu ‘nominato’ nel 1988, a distanza di sei anni da ‘Tre fratelli’ di Francesco Rosi. Tra gli anni ‘70 e gli anni 80’ si ricordano gli Oscar a ‘Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto’ di Elio Petri, nel 1971, e al capolavoro di Vittorio De Sica, ‘Il giardino dei Finzi-Contini’, nel ‘72, seguito da ‘Amarcord’ di Federico Fellini, vincitore nel 1975. Gli anni ‘50 e ‘60 sono quelli di Gillo Pontecorvo, Nanni Loy, Federico Fellini, Vittorio De Sica, Mario Monicelli e di ‘gioielli’ del cinema italiano, come ‘Ladri di biciclette’, ‘La grande guerra’, ‘Ieri, oggi, domani’, ‘La battaglia di Algeri’, capolavori nella storia del cinema mondiale.