Cremona, 30 maggio 2012 -  E' il giorno di Milanetto e Mauri, che saranno ascoltati dal gip Guido Salvini, in merito allo scandalo calcioscommesse.

Milanetto è accusato di aver partecipato all' alterazione di Lazio-Genoa del 15 maggio 2011. Dopo Milanetto saranno interrogati il capitano della Lazio, Stefano Mauri e l'ex calciatore dell'Ancona, attualmente in forza al Modena, Marco Turati, anch'essi arrestati lunedì.

Secondo l'accusa Mauri (che è in cella con due spacciatori), così come Milanetto, avrebbe contribuito ad alterare alcune partite. In particolare Lazio-Genoa del 14 maggio 2011 terminata 4 a 2 e Lecce-Lazio del 22 maggio 2011 finita con un pareggio di 2 a 2.

IL PM DI MARTINO - Al termine dell'interrogatorio davanti al gip dell'ex capitano del Genoa Omar Milanetto, il pm Roberto Di Martino si dice insoddisfatto e per questo intenzionato a risentirlo nei prossimi giorni. "La deposizione di Milanetto non è stata particolarmente brillante dal nostro punto di vista. Non c'è stata nessuna ammissione da parte sua e penso quindi di risentirlo a differenza degli altri 3 imputati sentiti ieri che non credo di dover riconvocare perché due hanno confermato tutto mentre il terzo non ha detto niente di utile", ha aggiunto Di Martino riferendosi agli interrogatori rispettivamente di Vittorio Gatti, Paolo Domenico Acerbis e Ivan Tisci.

Per Milanetto ha proseguito De Martino "c'è un aspetto particolare che non è ancora stato possibile inquadrare ed è su questo aspetto che intendo risentirlo".

IL LEGALE -  "Milanetto è convinto e lo dimostrerà di essere assolutamente estraneo a questa vicenda e questa detenzione è per lui assolutamente gravosa e ingiusta". E' quanto afferma l'avvocato Mattia Grassani difensore del giocatore. "Omar ha chiarito in più di due ore la sua posizione rispondendo a tutte le domande del gip e del pm -ha proseguito il legale - e domani presenteremo domanda di scarcerazione. Oggi ha chiarito le due posizioni per le quali era coinvolto, cioé la conoscenza del cittadino bosniaco Sergio Altic, attualmente detenuto, e la riunione a Modena nello stesso albergo in cui ha dormito Mauri".

"Su queste due posizioni - ha spiegato l'avvocato - ha fornito anche una documentazione di 79 pagine mentre è dimostrabile che non ha soggiornato all'hotel 'Una Tocq' assieme agli ungheresi e a Zamperini perché date e ora di arrivo sono incompatibili. Questi elementi ci inducono quindi ad essere ottimisti per la revoca della misura cautelare".