Milano, 24 novembre 2013 - Negli ultimi anni, una contestazione così al Milan non l'avevamo mai vista. Al termine della partita pareggiata con il Genoa, l'atmosfera attorno a San Siro si è fatta abbastanza pesante. A dir la verità, il malumorer dei tifosi rossoneri per un avvio di stagione deludente del Diavolo si è manifestato già durante il match. 

La curva Sud, il cuore pulsante del tifo rossonero, ha esposto diversi striscioni per manifestare il suo malumore: "Rossi come il fuoco, neri come l'incazz... Se non sputate sangue, iniziate ad avere paura". Il risultato del campo, con Gilardino che ha pareggiato l'iniziale vantaggio di Kakà, non ha aiutato a stemperare il clima di tensione. Nulla di violento fortunatamente, ma parole e scritte eloquenti che hanno avuto come destinatari un po' tutti: giocatori, allenatore, ma soprattutto la società: "Mentre consumate i vostri giochi di potere ridate al Milan il blasone che deve avere'', è il testo di una lungo striscione srotolato al centro della curva, riferito al dualismo Galliani-Barbara Berlusconi. E ancora: "E finita la nostra pazienza, fuori i cogl..giocatori, mister e dirigenza"; "Mai un Milan così disastroso la nostra storia avete infangato", "False promesse, prese per il c... la pazienza è finita pietà per nessuno".

Il secondo tempo si è disputato in un'atmosfera quasi irreale, con fischi indirizzati a quasi tutti i giocatori del Milan: tra i pochi a salvarsi, Kakà. Beccatissimi Matri, Balotelli e Zapata. Al fischio finale la minaccia: "Ci vediamo all'uscita dei box". La polizia si è subito allertata per presidiare la zona in assetto antisommossa., con qualche centinaio (circa 400) di ultras che hanno occupato la strada all'uscita del garage dello stadio Meazza chiedendo e ottenendo un confronto con i giocatori. Lo hanno avuto con Abbiati e Kakà, a cui hanno chiesto maggiore impegno. 

GALLIANI NON CI STA - Della contestazione della Curva Sud Adriano Galliani non vuole parlare, ma l’ad del Milan chiede ai tifosi di "non drammatizzare, perché la vita non è solo l’ultima partita: bisogna rialzare la testa ed essere orgogliosi di questo Milan, anche se le cose non vanno bene" E’ un anno che le cose vanno storte ma credo che si possa ancora rimediare - ha spiegato Galliani a Milan Channel -. Se andrà male l’anno venturo si ripartirà da 0-0. L’Inter è reduce dal nono posto ma i tifosi vanno allo stadio, hanno più abbonati di noi".