Roma, 4 maggio 2014 - La solita triste storia. Una festa trasformata in incubo per il calcio italiano che ha rimediato l'ennesima magra figura internazionale. La finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli doveva giocarsi alle 21, è slittata di 45 minuti per gli scontri prima del match che ne hanno macchiato l'attesa e il regolare svolgimento: sei feriti hanno portato la tensione all'interno dell'Olimpico.

Hamsik, capitano del Napoli, è stato informato dai tifosi partenopei di quanto successo prima della partita. Lo slovacco si è poi recato sotto la curva Nord: gli ultras hanno chiesto di non giocare e hanno ritirato bandiere e striscioni. A quel punto è iniziato un lancio di petardi e fumogeni in campo che ha ulteriormente alzato il livello di tensione. Uno di questi ha colpito un vigile del fuoco. Anche Bigon, direttore sportivo dei partenopei, ha provato a calmare i tifosi in curva. 

Quindi una lunga 'trattativa' con le forze dell'ordine e la decisione di scendere in campo, con il via alle 20.45 dopo il via libera dato dagli ultras. L'inno italiano, cantato da Alessandra Amoroso, è stato fischiato dallo stadio.

ULTRAS CON MAGLIA 'SPEZIALE LIBERO' - Uno dei capi ultras del Napoli si è arrampicato su una grata dello stadio per parlare con il resto della curva: indossava una maglietta nera con la scritta ‘Speziale libero’, ovvero il tifoso del Catania condannato per la morte dell’agente di polizia Filippo Raciti nel tragico derby del 2007. Il capo-tifoso del Napoli ripreso più volte dalle telecamere ha ricordato ‘Ivan il Terribile’ (Ivan Bogdanov) il teppista della Stella Rossa che si rese protagonista delle violenze allo stadio di Genova nell’ottobre 2010 in occasione di Italia-Serbia. L'uomo ha parlato con dirigenti e forze dell'ordine prima di dare l'ok per l'inizio della partita. E’ stato lui, riconoscibile per un vistoso tatuaggio su tutto il braccio destro, che ha parlato col capitano del Napoli Hamsik, scendendo sul campo di gioco; ed è stato ancora lui, con ampi gesti, prima a chiedere il ritorno della calma in curva da cui erano state lanciate alcune bombe carta, e poi a dare l’assenso all’inizio della partita quando i funzionari delle forze dell’ordine sono andati sotto gli spalti per comunicare la decisione di giocare.

LE FORMAZIONI

FIORENTINA (4-3-1-2): Neto; Tomovic, Rodriguez, Savic, Pasqual; Aquilani, Pizarro, Vargas; Borja Valero; Joaquin, Ilicic. All. Montella

NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Henrique, Albiol, Fernandez, Ghoulam; Inler, Jorginho; Callejon, Hamsik, Insigne; Higuain. All. Benitez

MARCATORI: 11' e 16' pt Insigne, 28' pt Vargas