Roma, 18 ottobre 2011 - E' cominciata in tutte le principali città d'Italia - e nel pomeriggio si terrà anche a Roma, davanti a Montecitorio - la clamorosa iniziativa delle forze di polizia, che hanno deciso di scendere in piazza e dare il via a una colletta popolare simbolica per la benzina delle auto di servizio. Protestano contro i tagli del governo alla sicurezza.  

La protesta è stata annunciata dai maggiori sindacati della polizia di stato (Siulp, Sap, Ugl e Consap), della polizia penitenziaria (Sappe, Uilpe, Fns Cisl e Ugl), del corpo forestale dello Stato (Sapaf, Ugl, Fesifo, Fns Cisl e Uil) e dei vigili del fuoco (Fns Cis, Uil VVFF, Conapo e Ugl VVFF) e prevede presidi e sit-in in ogni città italiana.

ROMA - Davanti alla Camera ed al Senato sono un centinaio i poliziotti di diverse sigle sindacali che manifestano contro i tagli al comparto sicurezza. Al sit-in fusti di benzina vuoti per chiedere simbolicamente ai cittadini una colletta per l’acquisto di carburante da destinare ai mezzi a secco per mancanza di risorse.

"La nostra mobilitazione è necessaria - spiegano - perché il Governo negli ultimi tre anni non ha tenuto fede ai vari impegni presi, riducendo i comparti sicurezza e soccorso pubblico sul lastrico. Appena tre giorni fa l’Esecutivo ha tagliato altri 60 milioni di euro, nell’ambito del ddl stabilita’, alle voci di bilancio destinate all’ordine pubblico e alle missioni". Al presidio dei sindacati ha fatto visita il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, che ha solidarizzato con le ragioni della protesta.

 

MILANO - Dalle 9.30 in piazza Cordusio, i sindacati della polizia lanciano un grido d’allarme su una situazione al collasso, perchè, si legge in una lettera, "cari cittadini, purtroppo la crisi economica da una parte e la totale mancanza di volontà del governo dall'altra ha tagliato i fondi necessari per la sicurezza e per il soccorso pubblico". Macchine di servizio ferme in autoparco con il serbatoio vuoto, mezzi di trasferimento di detenuti bloccati in autostrada, i vigili del fuoco costretti a esternalizzare sempre di più i servizi

 


NAPOLI - Poliziotti in piazza anche a Napoli: armati di taniche, gli agenti davanti alla Questura di via Medina stanno effettuando un sit-in e distribuendo ai cittadini un volantino in cui chiedono di effettuare una donazione al Fondo Assistenza del ministero dell’Interno, indicando nella causale del versamento, anche simbolico di pochi euro, come oggetto ‘Fondi per l’acquisto di benzina per la sicurezza, la difesa e il soccorso pubblico’.

"Oggi - ha spiegato il segretario provinciale Siulp Vincenzo Annunziata - protestiamo non per chiedere un aumento delle nostre retribuzioni, ma per poter continuare a garantire la circolazione sul territorio delle volanti, strumento a tutela del cittadino".

PADOVA - Sono 1.400 complessivamente i poliziotti che operano sul territorio di Padova, sono qualche decina quelli che oggi protestano con un presidio di fronte alla Prefettura patavina. “Molti di noi non ci sono - sottolinea Mirco Pesavento segretario provinciale del Sap (Sindacato Autonomo di Polizia) - perché impegnati in servizio. Protestiamo perché il governo vuole attuare altri tagli per 60 milioni di euro da ripartire tra il 2012 e il 2013”.

“Stiamo rifornendo i mezzi di Polizia con i buoni benzina alle stazioni di servizio convenzionate - spiega il sindacalista - perché l’autocentro interno da cui normalmente ci riforniamo non ha più risorse. Ecco perché oggi lanciamo una proposta: consegneremo ai cittadini una cedola, una sorta di bond con cui chiediamo una donazione di 1 euro pro-capite per pagare la benzina da mettere nelle auto. I cittadini potranno mandare la loro offerta al Fondo di Assistenza del Ministero dell’Interno”.

 

MODENA - Tempo tre o quattro settimane e la polizia di Modena rimarrà senza benzina. Per questo il Siulp ha deciso di promuovere una colletta popolare: un euro per garantire il pieno alle volanti e assicurare i servizi di presidio del territorio. Il sindacato sta distribuiendo ai passanti dei bollettini postali precompilati, ribattezzati dal Siulp “obbligazioni per maggiori sicurezza e legalità”, con con l’invito a versare un contributo, anche di un euro soltanto, sul conto di solidarietà.