Roma, 19 luglio 2012 - Marcello Dell'Utri continua ad attaccare il magistrato della Procura di Palermo Antonio Ingroia. E dopo aver dato in pratica del pazzo al pm, oggi sceglie la platea della trasmissione radiofonica 'La zanzara' per rincarare la dose, paragonandolo addirittura a Khomeini.

“Ingroia? Un fanatico, un ayatollah. Ma lo vedete come è fatto fisicamente? Con quella barba, si mette un caffettano ed è perfetto. Come Khomeini, un persecutore, sarebbe capace di fare le peggio cose. A me ha provato a fare di tutto, ha rovinato la mia vita e quella della mia famiglia. Il danno che fanno persone come lui è enorme, e passa quasi senza attenzione. E’ il Khomeini della magistratura”, ha detto il senatore del Pdl.

“Non può essere normale, non può esserlo - ha aggiunto - è come quelli che continuano a raffinare, raffinare e alla fine arrivano all’eroina, al massimo dell’effetto. Per questo ho detto che è pazzo. Estorsione a Berlusconi? Non c’è logica, non c’è niente, solo persecuzione politica, è un processo politico che mira anche a Berlusconi perchè vuole tornare in campo. I magistrati dicono: ‘non deve dire che torna in campo, come si permette’?”. Ma secondo lei Ingroia scenderà in politica? “Non c’è dubbio - ha risposto Dell’Utri - cosa vuole che faccia? Inaugura giornali della sinistra, libri della sinistra, senza vergogna. E’ scontatissimo che finisca così”.

IL CASO MINETTI  - “La Minetti? Non me ne frega niente, però deve rimanere lì, non deve dimettersi”. Parola di Marcello Dell’Utri, CHE non nasconde che “é stato un errore candidarla ma - aggiunge - é un errore peggiore quello di chiedere le dimissioni”. Insomma, “come dicono i veneti ‘e’ peggio la toppa del buco’”.

FORZA ITALIA - Berlusconi “non rifara’ Forza Italia, non si torna indietro”, dice dell'Utri, stratega della discesa in campo del ‘94, che esclude il ritorno al passato per la forma partito dell’attuale Pdl e promuove invece la permanenza in campo del Cavaliere anche alle prossime politiche: “Va benissimo che si ricandidi, non sa di vecchio. Saranno gli elettori a decidere. Fosse per me, si puo’ candidare anche otto volte...”.

DELL'UTRI IL BARBONE - “Venti milioni di euro non sono niente, ho pagato molti mutui, sono il più grande mutuato d’Italia. Li ho fatti per fare i lavori, per mantenere la famiglia con quattro figli e per comprare le cose che mi piacciono come i libri. Coprire i debiti e poi ci devo campare. Non ho altri stipendi, sono un barbone”, spiega Marcello Dell’Utri.

Ma lei ha lo stipendio da senatore? “Lo stipendio da parlamentare - risponde- non è un granchè alla fine. Certo quelli che ‘leccano la sarda’ a fine mese, come si dice dalle mie parti, si incazzano a sentire questo. Ma per me, con le case che ho, spese di qua e di la’...ma poi che cazzo gliene frega alla gente di cosa faccio dei miei soldi?”.