Roma, 14 dicembre 2013 - Durante il sesto giorno di proteste dei forconi è stato arrestato dalla Digos con l’accusa di furto pluriaggravato, il vicepresidente di Casapound, Simone Di Stefano, dopo il blitz a Roma davanti al sede Ue. Di Stefano aveva tentato di rimuovere la bandiera dell’Unione europea.

FOTO: IL BLITZ DI CASAPOUND

NO A TENDOPOLI - Intanto si terrà mercoledì 18 dicembre a Roma la nuova manifestazione dei 'Forconi', ma il Campidoglio ha fatto sapere che non darà l'autorizzazione a “tendopoli” ad oltranza in piazza del Popolo. “In attesa delle decisioni della Questura - recita una nota - il Campidoglio è contrario a qualsiasi ‘occupazione’ ad oltranza della piazza, cosi’ come è stato annunciato. Pur nel rispetto della libertà di espressione di ciascuno, non vogliamo che Piazza del Popolo si trasformi in una tendopoli”. 

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IL BLITZ DI CASAPOUND - Momenti di tensione stamattina in via IV Novembre, a Roma, nella sede della rappresentanza in Italia dell’Unione Europea, a causa di un blitz del movimento ‘9 dicembre’ e di Casapound. I manifestanti, con il volto coperto da maschere di fantasmi, hanno fatto irruzione nell’edificio. Uno di loro è anche salito al primo piano e ha tentato di sostituire la bandiera dell’Ue con il tricolore.
Le forze dell’ordine sono immediatamente intervenute fermando l’irruzione.

Erano un centinaio gli appartenenti all’organizzazione Casapond intercettati dagli agenti della Digos nei pressi di via Nazionale, mentre erano diretti verso il palazzo della rappresentanza in Italia della Commissione Europea in via IV Novembre, si legge in una nota della Questura.

LA REPLICA DI CASAPIUND ALL'ARRESTO - "Arrestato per furto di bandiera, peraltro restituita. E’ l’ultimo ‘colpo di teatro’ di uno Stato talmente distante dai suoi cittadini, che non riesce più a comprenderne nemmeno le istanze più immediate ed è costretto a ricorrere a grotteschi escamotage come questi pur di fermare una protesta giusta e di popolo", dice il leader di CasaPound Italia Gianluca Iannone commentando l’arresto per furto pluriaggravato del vicepresidente del movimento, Simone Di Stefano, bloccato dalla polizia  mentre con una scala tentava di sostituire un Tricolore alla bandiera blu dell’Unione europea che sventolava sul palazzo.

"La bandiera è stata restituita - sottolinea Iannone - D’altra parte non era certo nostro interesse rubarla, non sapremmo che farcene. Di Stefano voleva sostituirla con un tricolore, come abbiamo fatto al portone della sede di via IV Novembre, per dire che se la politica consegna la nostra sovranità all’Europa, la Nazione, il popolo, se la riprende. Simbolicamente. Troppo complicato da comprendere?".

BERLUSCONI - Il leader di FI ha dichiarato: “Questa rivolta dei forconi è un sintomo grave di una crisi vera” che ha delle “ragioni profonde”. E ha aggiunto: “La sinistra e il suo braccio giudiziario” sono riusciti a “rendermi incandidabile e ad escludermi dal Parlamento”.

SESTO GIORNO DI PROTESTA - Intanto hanno visto la quinta alba a piazzale dei Partigiani i partecipanti al presidio dei Forconi nella Capitale. Si sono svegliati presto, mettendo a posto i sacchi a pelo e le tende per allestire la colazione. E’ cominciato così il sesto giorno della protesta del Coordinamento 9 dicembre, da lunedì nella Capitale nella zona di Ostiense con bandiere e striscioni. "Qui abbiamo intenzione di rimanere fino a quando tutti quelli al Governo non se andranno a casa", hanno fatto sapere i manifestanti che anche oggi effettueranno volantinaggi.

FIRENZE - Erano circa duecento i ‘forconi’ che hanno manifestando per le vie del centro di Firenze.
Disoccupati, lavoratori, studenti e appartenenti a Casapound. Slogan e striscioni contro i politici, da Berlusconi a Renzi.

VENETO - In Veneto è la tangenziale sud di Vicenza, chiusa al traffico, il punto di maggiore criticità legato alla protesta dei ‘Forconi’. Per ora nei presidi ‘tradizionali’ sono presenti poche decine di persone che non impediscono lo scorrere del traffico. Restano al momento aperti i caselli sulla A4 di Vicenza Ovest, Montecchio, Montebello e Soave. Sulla viabilità ordinaria, come precisa la Polstrada del Veneto, alcune decine di manifestanti sono presenti in zona industriale a Padova, a Portogruaro, Marghera e Monselice.

MOLISE - E in Molise brutta disavventura per una giovane manifestante davanti la rotonda di un centro commerciale a Termoli. La donna, 21 anni, fermava gli automobilisti per consegnare i volantini della protesta del movimento dei forconi, quando da un’automobile è spuntata una pistola ad aria compressa, che non provoca lesioni, ed è stato esploso un colpo.

FRASI ANTISEMITE - E tiene ancora banco la polemica scoppiata per le frasi antisemite pronunciate da alcuni leader del Movimento 9 dicembre che se la sono presi con i banchieri ebri, "colpevoli" - a loro dire - di rendere "schiava" l'Italia. Il premier Enrico Letta, ieri, ha bollato quelle frasi come "vergognose", mentre Mariano Ferro ha preso le distanze, definendo chi le ha fatte come "esaltato" e "malato mentale". Ferro ha aggiunto che d’ora in poi, dopo le polemiche per le frasi antisemite, parleranno per il movimento solo lui, Lucio Chiavegato e Danilo Calvani.

BOLDRINI - Intanto Laura Boldrini prova a stemperare la tensione della piazza. "Quello che non serve è gettare benzina sul fuoco di questa rabbia" che si registra in Italia, dice il presidente della Camera in un videomessaggio, secondo cui "mirare esclusivamente allo scontro di certo non aiuta chi non riesce ad arrivare alla fine del mese".