Milano, 2 dicembre 2011 - Rush finale per la manovra economica che sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri di lunedì prossimo. Mario Monti inizierà domani mattina il giro di consultazioni con i segretari dei partiti che sostengono la maggioranza (Casini in mattinata, Alfano a mezzogiorno e Bersani alle 21) e domenica mattina incontrerà le parti sociali. Intanto resta caldo il fronte della riforma delle pensioni, dove il quadro sembra ormai definito: prevista l’estensione a tutti del sistema contributivo pro-rata per il calcolo della pensione e l’accelerazione dell’innalzamento dell’età pensionabile delle donne del settore privato. Probabile l’aumento di un paio di punti percentuali dei contributi a carico dei lavoratori autonomi. Non sono confermate le misure sull’anzianità

LE MISURE - Sul fronte delle misure resterebbero confermati gli interventi sulla casa, una patrimoniale 'leggera' tra l’1,5 e il 2 per mille per i redditi di 1-1,5 milioni di euro, misure per combattere l’evasione fiscale e un possibile ritocco all’Iva. Non escluso un ritocco all'Irpef. Il governo starebbe valutando l’aumento delle aliquote di 2 (ma anche fino a 3) punti per gli scaglioni oggi al 41 e 43% che passerebbero così al 43 e 45%. La misura non dovrebbe però confluire nel pacchetto 'anti-crisi', ma essere attuata con la delega sulla riforma fiscale. Si conferma la riduzione della componente costo del lavoro dall’Irap e arriva un credito d’imposta per la ricerca. Vengono, inoltre, prorogate le detrazioni del 55% per interventi di efficienza energetica. La proroga del bonus energia potrebbe riguardare gli anni 2012-2013-2014.

Spunta una super-tassa sulle barche e i beni di lusso. Lo riferiscono a Radiocor fonti tecniche che lavorano al provvedimento, spiegando che il valore della Manovra lorda sarà superiore ai 20 miliardi, cifra che andrà prevalentemente a correzione del deficit. Il pacchetto fiscale, che sarà significativo e dovrebbe assicurare circa i due terzi delle risorse, contiene anche la reintroduzione dell’Ici sulla prima casa, con un’aliquota più bassa di quella vecchia e un’ampia manovrabilità per i Comuni: fermo il valore della rendita, si agiràsulla percentuale di adeguamento o sul moltiplicatore per allargare la base imponibile dell’imposta. La parte relativa alle entrate contiene anche l’obbligo di fatturazione elettronica per tutti e la riduzione della soglia per la tracciabilità (probabilmente a 500 euro).

"In materia di sviluppo concorrenziale della settore della distribuzione dei carburanti i gestori dei singoli punti di vendita di carburante al dettaglio possono liberamente rifornirsi da qualunque produttore o rivenditore", si legge nella bozza della manovra che l’Ansa è in grado di anticipare. Inoltre per la realizzazione di nuove strutture carcerarie "si ricorre in via prioritaria alle procedure in materia di finanza di progetto". I costi di queste strutture possono essere finanziati interamente con capitale privato. La norma ha come obiettivo quello di "fronteggiare la grave situazione di emergenza conseguente all’eccessivo affollamento delle carceri".

La sanità non uscirà intoccata: il taglio di 2,5 miliardi di euro al Fondo sanitario nazionale, previsto dalla manovra di agosto per il 2013, potrebbe essere anticipato già all’anno prossimo. E per il 2013 potrebbe arrivare a 5 miliardi di euro.

BOZZA: ALTRE MISURE IN ANTEPRIMA

Arriva la liberalizzazione degli orari e dei giorni di apertura dei negozi e viene eliminato qualsiasi ostacolo all’apertura di nuovi esercizi commerciali. In pratica, la liberalizzazione di orari e giorni di apertura che valeva solo per i negozi nelle zone turistiche e nelle città d’arte viene estesa a tutti e non sarà più sperimentale. Inoltre, arriva la libertà di apertura di nuovi negozi sul territorio nazionale senza contingenti, limiti territoriali o altri vincoli di qualsiasi natura, esclusi quelli connessi alla tutela della salute, dei lavoratori, dell’ambiente e dei beni culturali. Le Regioni e gli enti locali adegueranno i propri ordinamenti entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto.

Arriva il pagamento elettronico negli uffici della pubblica amministrazione. Dal primo gennaio 2013 tutte le pubbliche amministrazioni “assicurano che i pagamenti dovuti siano effettuati anche tramite Pos abilitati a ricevere pagamenti in modalità contact less”, cioè con carte non dotate di microchip o banda magnetica. Inoltre per favorire il commercio elettronico dal 2012 “le amministrazioni e gli operatori che gestiscono attività di fornitura di servizi al pubblico sono tenuti a soluzioni di pagamento elettronico” con il divieto di applicare commissioni “rispetto alla transazione in modalità tradizionale”.

Aiuti per le micro, piccole e medie imprese. Il Fondo di garanzia per le Pmi potrà garantire un importo massimo per singola azienda fino a 2,5 milioni di euro.
La garanzia diretta e la controgaranzia possono essere concesse a valere sulla disponibilità del Fondo fino all’80% dell’ammontare delle operazioni finanziarie a favore delle Pmi e consorzi ubicati in tutto il territorio nazionale.

Un piano per fronteggiare la grave situazione di emergenza dell’affollamento delle carceri che prevede risorse e capitale privato. Per far fronte alla situazione, si legge, si ricorre in via prioritaria alle procedure in materia di finanza di progetto. “Al fine di assicurare il perseguimento dell’equilibrio economico-finanziario dell’investimento - si legge - è riconosciuta al concessionario, a titolo di prezzo, una tariffa comprensiva dei costi di investimento e di gestione dell’istituto penitenziario, da corrispondersi successivamente alla messa in esercizio dell’infrastruttura. La concessione ha durata non superiore a 20 anni”. Inoltre, “le Fondazioni di origine bancaria possono contribuire alla realizzazione delle infrastrutture con il finanziamento di almeno il 20% del costo di investimento”.

BONANNI: VOGLIAMO TRATTARE - "Dopo le pressioni di ieri della Cisl ci hanno convocato. Noi vogliamo una trattativa e non una semplice consultazione". E’ quanto ha affermato il leader della Cisl, Raffele Bonanni, in merito all'appuntamento di domenica fissato dal governo con le parti sociali sulle misure economiche al vaglio del cdm di lunedì. "Siamo per una trattativa, un confronto serrato - ha proseguito - stiamo parlando di problemi di milioni di persone, problemi delicatissimi che hanno bisogno di una giustificazione per qualsiasi soluzione si intraprenda". Bonanni ha poi ribadito che ogni eventuale decisione "deve essere improntata sull’equità".
"Sappiamo - ha aggiunto - che andiamo verso soluzioni rigorose, ma il presidente del consiglio ha promesso al Senato e alle parti sociali, che ogni decisione sarà sorretta da equità ed è quello che chiediamo".

"SCIOPERO? NO A SCENEGGIATE" - "Quello che la Cisl vuole evitare è che si costruisca una sceneggiata, come quelle che conosciamo da diverso tempo’". E’ la risposta di Bonanni alla domanda se la Cisl sarà pronta a fare uno sciopero sulle pensioni. "C’è chi protesta, e chi decide, e poi in mezzo ci sono i pensionandi, che sopportano una mazzata che mai hanno ricevuto cosi’ forte. Noi a questo scenario non ci stiamo, siamo per trovare una soluzione responsabilmente".

I PARTITI RESTANO DISTANTI - "E’ il momento di uno sforzo collettivo ma noi chiediamo equità", ribadisce PierLuigi Bersani. Antonio Di Pietro spiega che l’Idv non è "contrario al ritocco delle pensioni ma dipende da quale ritocco e quali pensioni. Chi paga per 40 anni i contributi non deve essere toccato. Sì convinto invece da parte dell’Udc: "A Prodi e Berlusconi abbiamo chiesto per anni le riforme strutturali, come quella delle pensioni, per superare gli squilibri che oggi penalizzano i nostri figli - dice Pier Ferdinando Casini - dopo anni di rinvii, oggi monti affronta questa questione e altre che la politica finora non ha risolto". Il segretario del Pdl, Angelino Alfano chiede al governo di non varare "un provvedimento economico insapore e incolore come l’acqua. Quindi vogliamo sapere quale sarà il suo colore e il suo sapore". Ancora polemica la Lega che contesta la decisione di Monti di convocare per domenica prossima le parti sociali e i presidenti delle Regioni, in contemporanea con la riunione del cosiddetto parlamento della Padania.

MONTI: LUNEDI' ALLE CAMERE, MARTEDI' DA VESPA - E’ attesa per lunedì mattina la convocazione del Consiglio dei ministri che dovrà varare la manovra di finanza pubblica. Il presidente del Consiglio terrà una conferenza stampa e nel pomeriggio si recherà alla Camera e al Senato per illustrare i provvedimenti. Poi martedì il premier andrà a Porta a Porta."Siamo lieti e onorati che il presidente del Consiglio accompagnato dagli autorevoli ministri Corrado Passera e Elsa Fornero abbia accettato l’invito di Porta a Porta di illustrare nella nostra trasmissione di martedì i provvedimenti sulla crisi che saranno adottati lunedì dal governo". Lo dichiara Bruno Vespa all'Ansa. Ma scoppia la polemica.

CAMUSSO: NON VEDO EQUITA' - Dalle indiscrezioni e le notizie che stanno circolando sulla manovra che il governo Monti sta mettendo a punto “non vedo tracce di equità”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, aggiungendo che “bisogna munirci di lente d’ingrandimento per trovare l’equità”. Camusso ha poi affermato: “Sono pronta a farmi stupire con effetti speciali nell’incontro di domenica”.

Intervenendo alla presentazione di un libro del segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, il numero uno di corso d’Italia ha lamentato la mancanza nella manovra, almeno stando alle indiscrezioni, di una patrimoniale sulle grandi ricchezze.“Mi pare - ha precisato Camusso - che della questione ‘paghi chi non ha mai pagato’ o ‘paghi di più chi ha di più non vedo traccia. Vogliamo capire cosa hanno in testa, anche sul tema importante della lotta all’evasione fiscale. E daremo un giudizio domenica dopo l’incontro con il governo”.

Il leader della Cgil ha infine evidenziato che quello di domenica a Palazzo Chigi non è un tavolo di confronto, ma “l’illustrazione con l’universo mondo” delle misure che saranno contenute nella manovra. Tuttavia “ci sono materie su cui il governo deve decidere - ha concluso Camusso - altre per le quali il rapporto con le organizzazioni sindacali e il consenso sono fondamentali. Penso per esempio al tema previdenziale”.