New York, 25 maggio 2012 - E' sempre più tinto di giallo lo sbarco di Facebook in Borsa. Dopo che nei giorni scorsi un gruppo di azionisti americano ha avviato una class action contro la società, Mark Zuckerberg e gli istuti di credito che hanno seguito le quotazioni, la banca d’affari Usa Morgan Stanley è pronta a rimborsare gli investitori.

L'istituto, responsabile del collocamento di Facebook, vorrebbe intervenire con quelli che hanno pagato più di 43 dollari per il titolo all’Ipo. Lo rivelano fonti vicine alla società, la quale avrebbe dato istruzioni ai suoi broker in questo senso.

LA RIUNIONE COI BROKER - Morgan Stanley ha tenuto una conference call con i broker durata circa 10 minuti, durante la quale ha indicato ai broker le procedure da seguire. Facebook quando è sbarcata in Borsa venerdì scorso ha raggiunto anche quota 45 dollari per azione prima di calare e Morgan Stanley avrebbe detto agli investitori che nessuno pagherà più di 43 dollari per azione

LE PERDITE DEI TRADER - Nel frattempo, le perdite dei quattro principali trader (Knight Capital, Citadel Secrities, Ubs e Automated Trading Desk di Citi) al Nasdaq sul’Ipo di Facebook probabilmente superano i 100 milioni di dollari. Lo rivela un executive senion di una delle quattro società. Knight e Citadel hanno avanzato richieste di risarcimento per perdite tra 30-35 milioni di dollari.