Roma, 14 gennaio 2013 - Dati ufficiali non sono stati forniti ma le forze francesi in Mali ammontano al momento a 650 soldati. Cinquento militari del 21° Reggimento di Fanteria di Marina e del primo reggimento di Cavalleria della Legione Straniera (di stanza di solito a Ndjamena in Ciad) sono schierati nella capitale Bamako. Altri 150 soldati del 2° Reggimento di Fanteria di Marina, sono in arrivo dalla Francia.

AVIAZIONE - Dal cielo operano 2 caccia-bombardieri 'Mirage F1CR' (ognuno può trasportare fino a 6,3 tonnellate di bombe) e 6 'Mirage 2000D' (stesso carico di armi del precedente), cui si aggiungono 4 Rafale (il jet più moderno dell'aeronautica francese, con capacità di carico fino a 9,5 tonnellate di ordigni). Tutti sono di base sempre a Ndjamena in Ciad. Sono questi i mezzi che ieri, partendo dalla base di Saint Dizier e sorvolando i cieli algerini, hanno martellato le posizioni jihadiste sul Gao e ucciso il vicecapo di Ansar Dine, Abdel 'Kojak' Krim. Ai velivoli da combattimento si aggiungono tre aerocisterne per il rifornimento in volo KC-135 (versione militare dell'antiquato Boeing 707 americano) e decine di elicotteri da trasporto (Puma) e d'attacco (Gazelle e Tiger).

AFRICA - Dovrebbero invece arrivare domani - secondo il Nouvel Observateur - i soldati promessi dagli Stati della Comunità dei Paesi dell'Africa Occidentale (Ecowas). Niger, Burkina Faso, Togo e Senegal ne invieranno 500 ciascuno. La Nigeria ne manderà 600 e 300 verranno dal Benin. Il contingente sarà guidato dal generale nigeriano Shehu Abdulkhadir. Le truppe di Bamako e quelle francesi possono poi contare sul possibile aiuto logistico Usa, anche se al Pentagono stanno ancora riflettendo cosa fare ma, ufficialmente, escludono l'invio di forze combattenti.

ALLEATI - In attesa dell'odierna riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu, la Gran Bretagna si è per ora limitata ad inviare in Francia due aerei cargo militari C-17 per trasporto truppe. Di sicuro sia Washington che Londra aiuteranno le forze di Parigi condividendo informazioni di intelligence. Ma la Francia si attende molto di più. In particolare, ha già richiesto agli Usa l'invio di droni (ndr, gli aerei senza pilota) per controllare dall'alto gli spostamenti delle forze islamiste.