Roma, 14 gennaio 2014 -  "Nella vita personale ognuno di noi può attraversare delle prove. Ci sono momenti dolorosi come questo, ma gli affari privati si trattano in privato". Così Francois Hollande, durante la conferenza stampa, ha liquidato il giornalista che gli ha chiesto sulla presunta love story con Julie Gayet. Il presidente ha deciso quindi di non rispondere oggi a nessuna domanda, lasciando a bocca asciutta oltre 500 giornalisti, ma ha poi precisato: "se lo farò sarà prima dell'incontro con Barack Obama", l'11 febbraio a Washington. Visibilmente teso ha poi continuato a parlare di temi economici.

"Come cittadino dovrei perseguire questa pubblicazione. Se mi freno è perchè non ci sia una disparità, non ci siano due pesi e due misure. Ma la mia indignazione è totale", ha commentato il presidente a chi gli chiedeva se denuncerà il settimanale Closer, che ha pubblicato le foto sulla sua love story. La pubblicazione delle foto è stata "una violazione di una libertà fondamentale, che può riguardare ognuno di noi".

A chi gli chiede della sua protezione, Hollande risponde: "La mia sicurezza è garantita dappertutto", negli spostamenti "a Parigi, in Francia e nel mondo", da un servizio "estremamente efficace".

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Su Valérie, ricoverata da venerdì scorso, dopo le indiscrezioni del giornale Closer Hollande taglia corto: "si riposa e non ho altri commenti da fare". E sul ruolo di premiere dame: "Non c’è uno status di premiere dame, non c’è mai stato". "C’è una pratica che nel tempo è cambiata - ha aggiunto Hollande - ed è una consuetudine. Ciò che per me è essenziale è la trasparenza".

Nuove rivelazioni sul settimanale 'Oggi' che ha affermato che la relazione tra Hollande e la Gayet va avanti nel 2011.