Milano, 16 luglio 2012 - Continua il pressing del Pdl su Nicole Minetti, anche se dall’ufficio di presidenza del Consiglio regionale lombardo assicurano che, al momento, non è stato presentato alcun annuncio di dimissioni da parte della giovane, indagata per induzione e favoreggiamento della prostituzione, nell’ambito del processo Ruby. E nel suo stesso partito c'è chi difende la Minetti e chi la attacca.

E, contattata al telefono, Minetti continua a negarsi alla stampa. “Non rilascio dichiarazioni, non ho altro da dire”, dice e riattacca. Ma le sue dimissioni dovrebbero arrivare entro oggi, come sollecitato dallo stesso Angelino Alfano, ieri, e come sostenuto dal coordinatore lombardo del partito, Mario Mantovani (“Non a me personalmente, ma ha annunciato che si sarebbe dimessa entro oggi”, ha detto).

Stando all’articolo 12 del regolamento del Consiglio regionale, l’esponente pidiellina - eletta nel 2010, nel listino bloccato di Roberto Formigoni, su indicazione di Silvio Berlusconi - può annunciare le sue dimissioni in due lettere da inviare all’ufficio di presidenza, guidato dal leghista, Fabrizio Cecchetti, e alla giunta per le elezioni.

Come avvenuto per Renzo Bossi, le dimissioni, però, devono essere discusse in Consiglio regionale per acquisire efficacia. In base al regolamento, il consiglio potrebbe anche respingerle; in tal caso, però, il consigliere avrebbe diritto di ripresentarle entro 10 giorni e, a quel punto, diventerebbero automatiche.
Se non vi sono dubbi sulla richiesta che le arriva dal partito, non è ancora chiaro quando l’ex ballerina di 'Colorado cafè' intende fare il passo indietro.

Intanto è certo che oggi Nicole Minetti non si è dimessa. L’ufficio protocollo del Consiglio ha chiuso e nessuna comunicazione è arrivata. L’articolo 12 del regolamento prevede che per dimettersi un consigliere debba dare una comunicazione scritta all’ufficio di presidenza e alla giunta delle elezioni. Sono annunciate e discusse nella seduta del Consiglio successiva alla presentazione e hanno effetto dal momento in cui sono accettate. Quindi se la Minetti mandasse una comunicazione entro domani, prima delle 10, potrebbero essere discusse già nella riunione del Consiglio dedicata all’Expo che è fissata proprio per domani.