Milano, 16 luglio 2012 - Il caso Minetti, con le dimissioni richieste, date per certe ma tutto sommato dubbiose, agita non poco le diverse anime del Pdl, e non solo. Soprattutto le esponenti-donna fanno a gara per difendere o affossare la 'collega' consigliera regionale al Pirellone. (Secondo te dovrebbe lasciare? Vota)

Ecco alcune delle posizioni in campo.

DANIELA SANTANCHE' -  Non fa sconti la pasionaria {{WIKILINK}}Daniela Santanché{{/WIKILINK}}: “In questi mesi ha dimostrato di non essere adatta alla politica” e nel partito “non ci deve essere nessuno che non abbia una passione o un credo politico”, ha detto a margine di un incontro nella sede del Pdl di viale Monza. “Tutti possiamo essere adatti a fare tante cose - ha detto Santanché - ma lei per la politica non é adatta”.

MARIA STELLA GELMINI - L’ex ministro dell’Istruzione, {{WIKILINK}}Maria Stella Gelmini{{/WIKILINK}}, non spinge Nicole Minetti, consigliere regionale del Pdl in Lombardia, ma ipotizza che questa scelta sia il frutto di “una riflessione che attiene alla diretta interessata”. Secondo l’ex ministro, quello del segretario del Pdl Angelino Alfano è “un ragionamento più articolato” rispetto alla semplice richiesta di dimissioni e “tutti lo condividiamo cioè un ritorno alla militanza, al territorio e alla valorizzazione della classe dirigente”.

“Io l’ho sempre difesa - ha proseguito Gelmini riferendosi ancora alla Minetti -, non mi piace il linciaggio mediatico e credo che tra qualche anno, quando si scoprirà che le feste di Arcore, non so se eleganti, non erano certamente quel postribolo che è stato detto, a molte di queste ragazze si dovrà chiedere scusa”.

FLAVIA PERINA - "Il governatore della Lombardia e il presidente del Consiglio Regionale lombardo avrebbero il dovere di chiedere chiarezza sull’esistenza di una trattativa economica per ottenere le dimissioni della consigliera Nicole Minetti. Un minimo di coscienza imporrebbe di spiegare agli italiani se il Consiglio Regionale e’ una succursale di Colorado Cafe’, dove le ‘dipendenti’ non piu’ gradite possono essere licenziate con una semplice buonuscita, o un’istituzione elettiva verso la quale si puo’ ancora portare rispetto - afferma la deputata di Fli, Flavia Perina - Quanto ai molti che stanno descrivendo l’addio della consigliera come il segnale del nuovo corso del Pdl, osservo che la sostituzione della ex-favorita di Berlusconi con il geometra di Berlusconi, primo dei non eletti, non sembra davvero una rivoluzione copernicana".
 

MASSIMO CORSARO  - “Non bisognava aspettare il 16 luglio per capire che la signora Minetti ha intrapreso un percorso non mosso da passione politica o che abbia scritto saggi di filosofia. Io che sono sostenitore di una politica fatta di militanza e passione, credo che sia giusto porsi il problema del consigliere Minetti”, ha detto a Tgcom24 il vice capogruppo vicario del Pdl alla Camera, Massimo Corsaro.

“Se il tema è questo da oggi - ha concluso - bisogna vigilare perché nelle liste elettorali non succeda più. Non voglio nascondermi dietro a un dito, io non so se anche a livello parlamentare i nostri rappresentanti tutti siano figli di un percorso di passione politica. E` finita una stagione, vediamo come si fanno le liste elettorali”.


GAVA - "In politica ci vogliono due cose: credibilita’ e coerenza. Ora pertanto qualcuno, al di la’ delle necessita’ di restyling, dovrebbe spiegare agli italiani quale credibilita’ di giudizio ci sarebbe sulla consigliera Minetti visto che fino a ieri era una bravissima laureata, di madrelingua inglese che ci faceva fare bella figura all’estero e dava prestigio e lustro al consiglio Regionale della Lombardia, mentre oggi di lei il Pdl si vergogna al punto di chiederne in una pubblica assise le dimissioni", afferma Fabio Gava, parlamentare dei Liberali per l’Italia.

LA RUSSA - “Sarebbe bello che non fosse la sola”. Con queste parole il coordinatore nazionale del Pdl, Ignazio La Russa, ha commentato le eventuali dimissioni di Nicole Minetti da consigliere regionale della Lombardia. “La richiesta di sue dimissioni fatta dal segretario Angelino Alfano è legittima, però di situazione fuori dalla compatibilità con l’iscrizione al partito nel Pdl ce ne sono”, ha aggiunto l’ex ministre della Difesa.