Roma, 18 luglio 2012 -  {{WIKILINK}}Pier Ferdinando Casini {{/WIKILINK}}a tutto tondo: parla del ritorno in campo di Berlusconi, di legge elettorale, della necessità della permanenza di {{WIKILINK}}Mario Monti {{/WIKILINK}}in politica e anche della situazione in Sicilia.

FILM DELL'ORRORE - “Il ritorno di un governo Berlusconi sarebbe un film dell’orrore”, dice Pier Ferdinando Casini, ospite di Radio Anch’io su Rai Radio 1. L’esponente centrista torna a ribadire, per il dopo 2013, di confidare “in un patto fra progressisti e moderati”.

“La frattura tra l’Udc e Silvio Berlusconi - aggiunge poi il leader centrista - è evidente e irreversibile”. Il vero problema di Berlusconi, per Casini, “è che ha governato male: anche per questo è incomprensibile il dialogo con lui”.

ALFANO MI PIACE -  “Alfano, tra virgolette, mi piace, anche se dissento con lui su tante cose, a partire da Berlusconi: su di lui la vediamo in maniera antitetica. Ma adesso, rieccolo”, il ritorno del Cavaliere. “Per noi è molto diverso un Pdl imperniato su Berlusconi da un Pdl guidato da Alfano. Attenzione, però, dico al Pdl: si puo’ prendere qualche voto in più, ma poi restare emarginati. Fate attenzione”.

MONTI RIMARRA' - “Monti non rimarrà disoccupato, perche’ l’Italia non può fare a meno dei suoi uomini migliori - continua Casini - Io lo ritengo uno degli uomini migliori del Paese  farne a meno sarebbe un errore”. E sul futuro del Professore, “la vita è bella - taglia corto Casini - perché è  varia. Vedremo”.

CATASTROFE SICILIA - In Sicilia “la situazione è catastrofica, la Regione è diventata una sede dove si fanno solo nomine, un nominificio”. La lettera inviata dal premier Mario Monti “è di grande responsabilità”.

“Il governo - per il leader centrista -sta cercando di evitare che la Sicilia vada a fondo, bisogna ringraziare il governo. E’ veramente assurdo - aggiunge - che oggi qualcuno abbia il coraggio di appellarsi e strumentalizzare l’autonomismo regionale, per dire che il governo vuole violare l’autonomia della Sicilia”.

PORCELLUM ADDIO  - “La legge elettorale si cambierà, nessun uomo politico con la testa sul collo può pensare di affrontare la prossima campagna elettorale con questa legge. Nessuno sarebbe in grado di fare le liste espropriando gli elettori della possibilita’ di scelta”. Il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, intervenendo a Radio Anch’io, si dice certo che la riforma si fara’: “ci saranno uno sbarramento al 5%, un premio di maggioranza e le preferenze”, aggiunge.

Per ora l’intesa con Alfano e Bersani non c’e’ ancora, ma “c’é la consapevolezza - assicura il leader centrista - che un accordo si troverà”.