Roma, 27 dicembre 2012  - Stavolta Silvio Berlusconi sceglie la platea di UnoMattina, per attaccare il premier Monti, le sue politiche e la sua 'salita in campo' con la compagine dei centristi. L'ex premier attacca a testa bassa: insiste sulla possibilità di togliere l'Imu e definisce la casa un 'bene sacro', e previene le critiche sulla sua 'occupazione' delle tv sostenendo che rispetto alla sinistra è andato in video 'pochissime volte'

LA PRESENZA IN TV - “Da quando ho iniziato sono andato in tv pochissime ore rispetto alla sinistra, l’ho fatto solo di mattina o di pomeriggio ma non ho acnora fatto un prime time dove ci sono molti, ma molti più ascoltatori”, dice Silvio Berlusconi. Riferendosi ai sondaggi che darebbero il Pdl al 20% dopo l’inizio della sua ‘maratona mediatica’, l’ex premier ha detto che “oltre al 20% bisogna aggiungere il 2% di Ignazio La Russa, in 15 giorni siamo andati 8 punti e mezzo circa. Ci sono ancora 60 giorni - ha proseguito - puntiamo al 40% dei voti”.

GOVERNO TECNICO“Con il governo tecnico non c’è un solo indicatore economico che non sia peggiorato, il Governo è stato schiacciato sui diktat dell’Europa e della Germania”, continua l'ex premier.

IMU E CASA SACRA - “Se qualcuno dice che non si può togliere l’Imu non capisce nulla di contabilità dello Stato”, è la risposta indiretta di Silvio Berlusconi a Mario Monti che qualche giorno fa aveva sottolineato come fosse impossibile eliminare l’Imu senza doverla poi raddoppiare l’anno successivo. Berlusconi, parlando a ‘Uno mattina’ ha ribadito che “è pronto il disegno di legge che fraziona i risparmi per togliere l’Imu aumentando di poco alcol, tabacchi, scommesse e giochi”. “Secondo noi la casa è un bene sacro - ripete il Cavaliere - non si tocca perché è un pilastro su cui costruire il futuro. Con l’Imu noi siamo al secondo posto in Europa per le tasse sulla casa”.

PREMIO A FINI -  “Ci deve essere stato un premio importantissimo che qualcuno ha promesso a Fini”. ha detto Berlusconi spiegando che cosa intende con il termine ‘congiura’ quando parla della fine del suo governo. “Poi - ha aggiunto - c’è stato anche il comportamento della Germania e della Deutsche Bank”.

GLI SFIDANTI - “Non temo Monti: se scende in campo diventerà un protagonista qualunque”, continua l'ex premier. “Bersani lo rispetto e lo temo come espressione di un partito che conferma che parte degli italiani sono rimasti legati a una vecchia idea di comunismo. Credo che gli italiani abbiamo in me l’unico baluardo contro la sinistra e il vecchio comunismo”.

SOSTEGNO AL PROFESSORE - “Non abbiamo mai detto che il Governo Monti andava bene. Lo abbiamo sostenuto perché, dopo la congiura che ci ha fatti andare via, ritenevamo che far cadere l’Italia in una nuova crisi sarebbe stato molto negativo”.

IL SALI-SCENDI - Se Mario Monti usa l’espressione ‘salire in politica’ “ha ragione, perché aveva un rango inferiore a quello di presidente del Consiglio. Io ho detto ‘sceso in campo’ perché avevo un rango superiore”, spiega Berlusconi (VIDEO).  Quanto a Pier Luigi Bersani “lo rispetto”, ha proseguito Berlusconi ma “lo temo come espressione di un partito ancorato al partito comunista. Noi siamo l’unico baluardo nei confronti della sinistra - ha concluso - e anche se Renzi rappresenta il 40% del Pd e’ stato “chiuso in una stanza dalla nomenklatura del partito”.

IL MONITO DELLA RAI - "Negli ultimi giorni l’onorevole Silvio Berlusconi ha chiesto e ottenuto spazio ad una serie di trasmissioni televisive e radiofoniche. In una ottica di equilibrio precedente alla ‘Par Condicio’ la Rai offrirà analoghi spazi di comunicazione ai leader di altre formazioni politiche”. E’ quanto si legge in una nota di viale Mazzini. Interviene anche il presidente della Vigilanza Sergio Zavoli. "Intravedo in alcune iniziative dei direttori di testata e addirittura di rete un mancato rispetto del mandato del Cda Rai in tema di pluralismo. Le norme sono state disattese per ragioni che non conosco, ma ho rinnovato l’invito al dg Rai di rispettare le norme". Intanto il direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, ha richiamato reti e testate "a garantire il pluralismo e l’equilibrio nella presenza delle diverse forze politiche all’interno dei programmi di approfondimento informativo". Il messaggio è contenuto in una lettera del dg inviata proprio Zavoli. "L’onorevole Berlusconi - spiega la lettera di Gubitosi - ha approcciato direttamente reti e testate chiedendo spazi per interviste, utilizzando, di fatto, gran parte degli spazi destinati alla sua area politica".

MA IL PDL CONTRATTACCA - In Commissione di Vigilanza Rai attacco del Pdl per la conferenza stampa di fine mandato di Mario Monti trasmessa in tv. In risposta il commissario Agcom Francesco Posteraro, ha spiegato che domani in occasione del varo del regolamento sulla par condicio verà’ presentato un emendamento per estendere le norme ai soggetti non candidati.

L'AUTORITA' GARANTE RASSICURA - L’Agcom "svolgerà il suo compito di vigilanza" in vista della campagna elettorale "con impegno e serietà attraverso il monitoraggio continuo, 24 ore su 24, delle trasmissioni nazionali ed avvalendosi dei Corecom per le trasmissioni locali. I dati del monitoraggio a partire dall’avvio della campagna elettorale saranno pubblicati dall’autorità con cadenza settimanale". Lo ha detto, nella sua audizione alla commissione di Vigilanza Rai il presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Angelo Marcello Cardani, che non ha nascosto le difficoltà incontrate nel regolamentare la presenza televisiva dei leader politici per la brusca chiusura della legislatura.

ALFANO AVVISA LA LEGA -  "La Lega se vuole allearsi con noi lo può fare ma deve sapere che il nostro candidato premier è Silvio Berlusconi". Lo ha detto Angelino Alfano a Tgcom24 sottolineando che "siamo in un recupero che ci può portare al successo e credo che sia per il bene della Lega un'alleanza tra quelle forze che hanno assicurato stabilità e riforme al Paese. Noi abbiamo anche dato la disponibilità a sostenere Roberto Maroni in Lombardia. O insieme sia in Lombardia che alle politiche o separati".