Roma, 28 dicembre 2012  - Dopo l'annuncio di ieri della candidatura del procuratore antimafia Pietro Grasso nelle fila del Pd, oggi l'ufficialità della conferenza stampa, introdotta da un Pier Luigi Bersani che gronda orgoglio da tutti i pori. "Sarà sicuramente capolista ma non è stato ancora deciso in quale circoscrizione elettorale", dice. E sull'ipotesi di Grasso nel ruolo di Guardasigilli incrocia le dita: "Prima vinciamo le elezioni..."

LEGALITA' PRIORITARIA - Pier Luigi Bersani esprime la “grande soddisfazione del Pd” per la candidatura di Pietro Grasso tra le fila dei Democratici. Bersani riassume il percorso che ha portato alla candidatura di Grasso. “Si sono scritte cose inesatte - spiega - eravamo, il 17 dicembre scorso, al brindisi di fine anno dal Capo dello stato.
 Mi sono trovato a dire al procuratore Grasso che le nostre intenzioni per le elezioni erano di mettere al primo posto moralità e lavoro, e dentro questo la grande questione della legalità. Gli ho chiesto se poteva dare una mano. Poi ci siamo visti al Nazareno, io ho avanzato una proposta, lui s’è preso tempo per riflettere, non era ancora del tutto convinto. Poi ha maturato questa disponibilità e noi lo ringraziamo e siamo molto contenti”, dice Bersani.

Il segretario del Pd aggiunge: “Un partito come il nostro vuole essere l’infrastruttura di una riscossa civica per il Paese. E questa candidatura si colloca pienamente in questo spirito. Lui è protagonista di questa riscossa civica e ci saranno anche altri candidati”.

GRASSO: ADDIO ALLA TOGA (VIDEO) - “Io potrei restare in magistratura fino al 2020, ma ritengo che il magistrato non debba farsi etichettare dal colore politico. Coerentemente con questo, ho detto a Bersani che la prima cosa che avrei fatto, se avessi deciso di candidarmi, sarebbe stato di dare le dimissioni irrevocabili dall’ordine giudiziario”. Cosi’ Pietro Grasso in conferenza stampa con il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani.

Pietro Grasso si commuove durante la conferenza stampa nella sede del Pd. E' stata una decisione radicale e sofferta - ha detto - mi tremava la mano quando ho firmato la lettera di dimissioni perché questa è una scelta di vita. Devo ringraziare tutti i colleghi - ha aggiunto - le forze di polizia che facendo squadra intorno a me mi hanno fatto realizzare tanti successi, mi auguro che le persone migliori di tutti gli schieramenti possano condividere la salvezza del paese”.
E ancora:  “Ho chiesto di non essere candidato in Sicilia perché li ho fatto indagini molto profonde che hanno lasciato il segno anche in politica, ma voglio tanto aiutare la mia terra”.

"RIVOLUZIONARE LA GIUSTIZIA" - "Da magistrato di idee alla politica ne ho portate tante. Ma quante sono state realizzate? Pochissime. Io ora penso di avere un progetto che va oltre: è un progetto di rivoluzione del sistema giustizia che va affrontato in maniera graduale: prima le cose più urgenti, poi le altre", dice Pietro Grasso. "Il problema morale è il problema essenziale di questo Paese - dice Grasso, riprendendo le parole di Bersani - e insieme a questo, c’è il problema lavoro. Ho deciso di candidarmi perché ho maturato una visione delle cose che è giunta a maturità e che posso mettere al servizio del Paese perché possano essere realizzate. Qui sento che ci sono le mie idee".

IL CAV IN TV - E sull'invasione di Berlusconi in tv, bacchettata dalla Rai, Bersani precisa che non chiederà tempo televisivo per bilanciare: “La cosa per me più irritante non è tanto vedere Berlusconi invadere le tv ma sentirmi dire il giorno dopo ‘adesso vieni anche tu’. Ma puo’ funzionare cosi’ la cosa? Non ci vado”. E ancora: “Il tempo che mi toccherebbe secondo il bilancino diamolo alla situazione in Siria, un bel servizio su quel che succede nel Mediterraneo, un po’ di sguardo fuori dall’Italia. Oppure ai dati che ha dato Confindustria sul Sud”, ha chiesto.

POLITICA NOBILE - “La forte rivalutazione della nobiltà della politica mi piace molto, però quando ci penso mi vengono in mente le nostre sindache della Locride che Combattono contro la mafia, e i centomila volontari che si sono mangiati un sacco di giornate libere per organizzare le primarie. Per me la nobiltà della politica non è una sorpresa, soprattutto quando si riesce a guardarla dal basso, perché c’è in giro”. Così Pier Luigi Bersani commenta l’editore alle dell’Osservatore romano che ha Benedetto la discesa in campo di Mario Monti.
 

ICHINO - “Non siamo un piccolo partito, siamo un grande partito che fa sintesi di posizioni dialettiche. Le proposte e le idee di Ichino sono assolutamente ospitabili assieme ad altre nel Pd, poi c’é chi fa la sintesi che sono gli organismi e il segretario”, ha spiegato il segretario del Pd nel corso di una conferenza stampa, e “per corrispondere a questa pluralità abbiamo anche le primarie. Detto questo ognuno fa le scelte che ritiene, sono perche’ la gente vada dove la porta il cuore, problemi zero”.
 

MINISTRI IN CAMPO - “Proporrò alla direzione che i ministri non siano candidati, il che non significa che chi ha ben fatto non possa essere ancora utile a questo paese”, ha chiarito, “ma se la politica e’ cosi’ nobile mettiamoci dentro tutti quanti anche un po’ di stile. Non critichero’ nessuno, gli altri facciano quello che vogliono, ma io voglio essere coerente con le scelte che abbiamo fatte mi convenga o no, costasse anche qualcosa un po’ di coerenza e’ necessaria”.