Roma, 21 maggio 2012 -  Il giorno dopo l'Emilia conta le sue troppe ferite e simoltiplicano le richieste di aiuto anche di carattere fiscale. Da più parti arrivano richieste al governo perchè allenti il vincolo del patto di stabilità per dar modo di mettere in cantiere gli interventi necessari per far fronte e alla ricostruzione. Il secondo capitolo riguarda l'Imu: sono in molti - politici e associazioni - a chiedere una moratoria del pagamento della tassa sulla casa per le popolazioni interessate. E il ministro del Turismo Piero Gnudi ha fatto sapere che il tema sarà affrontato martedì dal cosiglio dei ministri che firmerà anche la dichiarazione dello stato di emergenza. Già il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, si è messa in contatto col governatore Errani per fare il punto sulle necessità. Intanto il premier Monti e il ministro dell'Interno Cancellieri questa sera arriveranno a Ferrara e martedì visiteranno le zone colpite.

Ma la trerra continua a tremare. Alle 18,32 una forte scossa di magnitudo 3.2 seguita da un boato è stata avvertita a Finale Emilia nel Modenese, uno dei paesi più colpiti. Cinque minuti più tardi  una nuova scossa di terremoto di magnitudo 4.1 e' stata avvertita dalla popolazione tra le province di Ferrara e Modena. Le localita' prossime all'epicentro, sottolinea il Dipartimento della Protezione civile, sono Finale Emilia, Bondeno e Sant'Agostino. Le difficoltà sono state acuite dai nubifragi che si sono abbattui in molte zone dell'Emilia inn serata.

Secondo i rilievi registrati dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'evento sismico e' stato registrato alle ore 18,37 con magnitudo 4.1.Insomma, dopo il botto di domenica, il terremoto non dà tregua all'Emilia. Come nella notte tra domenica e lunedì  non ha dato tregua alle migliaia di sfollati di Modena  e di Ferrara che hanno dovuto passare nei centri di fortuna allestiti (secondo un'ulteriore stima della Protezione civile gli sfollati sarebbero saliti a 6mila). Anche in provincia di Bologna è stata una notte difficile.

La terra ha tremato ancora nel Ferrarese e nel Modenese: la prima scossa è stata registrata alle ore 00.22 con magnitudo 3.6. Le località prossime all’epicentro sono Vigarano Mainarda, Mirabello, Poggio Renatico e Bondeno. Segnalate altre scosse nel Modenese sempre nel corso della notte. Le più forti sono state avvertite intorno alle 3 e alle 4 di questa notte nelle zone fra Mirandola, San Felice e Finale Emilia, le stesse cittadine più colpite dal terremoto che ieri ha provocato sette vittime.

Questa mattina nuovo crollo nel Duomo Santi Filippo e Giacomo a Finale Emilia nel Modenese. E' crollata una volta nel tempio. Già ieri il Duomo era transennato.

E gli sciacalli non tardano ad arrivare. Un auto con un megafono è stata avvistata a Mirandola, in provincia di Modena, uno dei Comuni colpiti dal terremoto, mentre invitata la gente a uscire di casa. La Protezione Civile smentisce che si possa trattare di un loro avviso, anche perché affermano “i terremoti non sono prevedibili”. Tuttavia molte persone sono uscite comunque in strada per timori di un’altra forte scossa. L'ipotesi è che si possa trattare di sciacalli che attendono che la gente esca dalle case per saccheggiarle.

Sciaccalli all'opera anche in provincia di Ferrara.

Una lieve scossa sismica e' stata registrata in provincia di Pesaro-Urbino, nelle Marche. Le localita' piu' vicine all'epicentro sono state Borgo Pace e Mercatello sul Metauro. Secondo i rilievi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il terremoto si e' verificato alle ore 6.32 con magnitudo di 0,4 gradi.

(GUARDA LE FOTO) 

E il lunedì mattina (GUARDA LE FOTO DEL GIORNO DOPO) si è aperto nelle zone colpite dal sisma con un cielo che rovescia acqua, come del resto le previsioni avevano previsto. Una difficoltà ulteriore per le migliaia di sfollati nel Modenese  (GUARDA LE FOTO DELLA NOTTE)  e del Ferrarese (GUARDA LE FOTO) che hanno dovuto abbandonare le proprie case e per i soccorritori che stanno continuando la loro opera. In difficoltà nelle zone più prossime al'epicentro le attività commerciali. In pratica quasi tutta l'attivita' commerciale al dettaglio e' ferma. Gli unici bar dove sia la popolazione locale che le forze dell'ordine, che i volontari e anche gli stessi operatori dei media possono consumare una bevanda calda, sono due bar gestiti da immigrati cinesi, uno situato alle porte del centro storico di Finale Emilia l'altro proprio di fronte al Palazzo Municipale gravemente danneggiato a Sant'Agostino.  Oltre alla normale attivita' di bar caffetteria, sia a Finale che a Sant'Agostino i gestori dei due bar offrono la possibilita' agli avventori di rifornirsi anche di bottiglie di acqua minerale e generi alimentari di prima necessita' come pane,latte e uova.

Insomma, il giorno dopo appare incalcolabile la stima dei danni (GUARDA LE FOTO DEL TERREMOTO DALL'ELICOTTERO) provocati dalla scossa più forte, quella delle 4.04 di domenica di magntudo 6, forte quasi come quella dell'Aquila.

Per tutta la giornata di ieri le scosse si sono ripetute non dando tregua ai cittadini che per la paura hanno preferito i centri di accoglienza alle loro case, nonostante non fossero danneggiate. In 24 ore le scosse sono state circa 100.

Nonostante la macchina organizzatrice della Protezione civile si sia immediatamente messa in moto, centinaia sono le famiglie tra Modena e Ferrara che non hanno ancora trovato collocazione nelle tendopoli o nelle prime strutture di soccorso e hanno deciso di passare la notte in auto o in sistemazioni di fortuna. C’è chi ha installato davanti a casa dei gazebo e si è coperto con panni e vestiti invernali, ma le condizioni meteo sono da ieri peggiorate e le previsioni parlano di piogge ancora per tutta la giornata di oggi. Secondo le prime stime delle istituzioni locali, in Emilia sono circa tremila gli sfollati.

 

IL BILANCIO - Pesantissimo il bilancio del sisma: alla fine si contano sette morti, sei in provincia di Ferrara e un o in provincia di Bologna. I feriti sono complessivamente un centinaio. Migliaia gli sfollati, molti come abbiamo detto non hanno trovato posto nelle tendopoli. Poi ci sono i danni materiali dovuti alle centinaia di crolli. Drammatiche le ferite al patrimonio architettonico. Danni incalcolabili come quello alla Torre di Finale Emilia squarciata a metà, la foto simbolo di questo terremoto che ha fatto il giro del mondo.  I beni culturali nei paesi del Modenese e del Ferrarese colpiti sono stati devastati. "Per il patrimonio architettonico ecclesiastico e' stato un colpo durissimo, e ci sono altri edifici come torri e castelli che sono molto colpiti". Lo dice Carla Di Francesco, la direttrice per i Beni culturali dell'Emilia-Romagna, in queste ore impegnata insieme a Protezione civile, Vigili del fuoco e Carabinieri del Nucleo tutela dei beni culturali in una serie di sopralluoghi nei Comuni piu' colpiti della regione.

Due le province più colpite dell'Emilia: Modena e Ferrara sono in  ginocchio.

Danni che hanno convinto il governo a dichiarare martedì lo stato di emergenza. Il premier Monti ha già conferito al prefetto Franco Gabrielli (che ha visitato i paesi colpiti),  i poteri necessari per gestire l'emergenza. 

LE PREVISIONI - A giudizio dei vulcanologi non è escluso che ci possano essere nuove scosse anche di forte entità. Di sicuro lo sciame sismico rischia di proseguire per giorni mettendo ad ulteriore dura prova le popolazioni colpite: "Le scosse continueranno per settimane, non possiamo escluderne altre di grande entità".

GENOVA - Nessuna festa a Genova per l'elezione del sindaco Marco Doria: "Non è il caso - ha detto - c'è stato un terremoto, ci sono stai episodi di violenza, ci sono crisi". 

 

MOBILITAZIONE - Da tutt'Italia stanno arrivando offerte di aiuto. Attualmente sono 1500 i volontari impegnati.

 

CHOC: IL CROLLO IN DIRETTA DI UNA CHIESA (VIDEO)

di Luigi Manfredi