Roma, 31 gennaio 2012 - A due giorni dall'incontro con i sindacati (convocati giovedì alle 10,30 a Palazzo Chigi) sulla riforma del lavoro, il ministro Elsa Fornero torna su temi come la riforma delle pensioni e la disoccupazione.

{{WIKILINK}}Fornero{{/WIKILINK}} non intende tornare indietro sulle pensioni: lo sottolinea con forza lo stesso ministro in un’audizione alla Camera, spiegando: “tornare indietro è pericolosissimo e questo ministro non è disposto a tornare indietro”.

Per il ministro “la riforma delle pensioni è intervenuta su una situazione che non era semplicemente di crisi, ma era una situazione di vera emergenza finanziaria. Abbiamo avuto più di 20 anni per fare una transizione, quasi una generazione”. E ha aggiunto: “So che l’intervento è duro ma non credo che si possa riaprire questa partita. E’ uno degli intreventi che in Europa hanno ricevuto maggiore considerazione”.


Per il resto, la “disoccupazione è la mia principale preoccupazione “ e la riforma del mercato del lavoro ha come principale obiettivo quello di “aumentare l’occupazione”, sottolinea il ministro del commentando i dati Istat sulla disoccupazione in crescita a dicembre: “la disoccupazione è la mia principale preoccupazione e vado a lavorare per questo. Vorrei che la gente lavorasse e la riforma la pensiamo per aumentare l’occupazione”.
E poi ha aggiunto: “la nostra prima preoccupazione sono i giovani e le donne che hanno poco lavoro e non c’impegniamo in questa direzione”.

Quanto ai ‘paletti’ dei sindacati sulla riforma del mercato del lavoro, Fornero taglia corto: “Noi lavoriamo perché ci sia un bel dialogo”. E ancora: “Lo vedremo giovedì, non è il caso di fare congetture oggi su ciò che sarà dopodomani”, spiega lasciando Montecitorio. Non più tardi di ieri, però, il ministro aveva insistito sull'articolo 18 che, ha ripetuto, non deve essere considerato un tabù.

 

BONANNI PROTESTA - Ma anche solo le modalità della convocazione non sono piaciute al leader della Cisl: “Mi sono inquietato, prima lo sanno gli altri...”, ha detto Raffaele Bonanni riferendosi al nuovo incontro a Palazzo Chigi sulla riforma del lavoro di giovedì prossimo, sottolineando di non aver apprezzato che la convocazione è stata annunciata in Tv dal ministro del welfare, Elsa Fornero, prima di essere comunicata ai sindacati.

Bonanni insiste su uno dei paletti su cui sono d'accordo tutti i sindacati: no a toccare l’articolo 18 altrimenti “facciamo casino”. ha detto, su Radio 2 a ‘Un giorno da pecora’. Sul tema,insomma, “non c’è trippa per gatti”.
“Glielo abbiamo detto in tutti i modi. Sull’articolo 18 - ha detto Bonanni riferendosi al ministro del welfare Elsa Fornero - c’è una chiusura totale perché questa storia deve finire. Qui nessuno gestisce l’energia, le infrastrutture, le tasse. E l’articolo 18 non è l’elisir d’amore di Donizetti che ne prendi un po’ è risolvi tutti i problemi”. Non è vero, ha aggiunto Bonanni, che “tolto” quello “di mezzo” si risolvono i problemi dell’occupazione. E se il governo lo tocca? “Facciamo casino se lo toccano, casino si fa quando serve”, ha detto Bonanni.

ANGELETTI -  Il leader della Uil, Luigi Angeletti, ritiene che sia possibile arrivare domani ad una posizione unitaria con Confindustria sul tema della riforma del mercato del lavoro in vista dell’incontro con il ministro Elsa Fornero di giovedì mattina. “penso - ha detto Angeletti - che riusciremo ad avere largamente una posizione comune sulla riforma del mercato del lavoro”.

Per il leader della Uil rispetto al problema dei meccanismi di ingresso nel mercato del lavoro “la cosa più urgente è evitare che continuino gli abusi fatti come quello delle false partite iva. “Bisogna agire - ha detto Angeletti - su due fattori, primo cambiare le regole e secondo rendere più convenienti le assunzioni a tempo indeterminato".

 

PARI OPPORTUNITA' - Il ministro interviene poi anche sul tema delle pari opportunità: “Il mio impegno è pieno anche verso gli omosessuali ed i trasgender”, dice assicurando di voler raggiungere parità di diritti a 360 gradi. “C’e’ un dato sotto gli occhi, sempre: il grave ritardo culturale di apertura mentale che l’Italia ha in termini di pari opportunità, e non dico solo pari opportunità in termini di genere, ma di pari opportunità di accesso ai diritti rispetto alle diversità che sono molte e che non possono essere motivo, causa e oggetto di discriminazione”, spiega nel corso di una audizione alla Camera.

“I diritti sono importanti e la diversità non deve essere oggetto di discriminazione. Il mio impegno su questo, e non solo il mio, deve essere massimo ma si deve trasformare in un impegno che si diffonda nel Paese, imparando fin da piccoli che la diversita’ e’ un valore”, aggiunge, annunciando l’avvio su questo di una collaborazione con il ministro dell’Istruzione, Profumo, “perché i semi si gettano sopratutto tra i bambini e nelle scuole”.

 

ZAIA E LA FLEXSECURITY  (video) - Il Veneto potrebbe diventare laboratorio per la sperimentazione della cosiddetta flexsecurity. "Abbiamo parlato di flexsecurity - ha detto il presidente della Regione Luca Zaia - siamo assolutamente disponibili a testare a tutto quello che va nella direzione di creare nuova occupazione e dare una risposta ai giovani". Riguardo all'apertura del ministro del Lavoro Fornero a discutere la riforma del mercato del lavoro anche con le Regioni, "non è una concessione - ha detto - non potrebbe che essere così".