Roma, 29 dicembre 2012 - Urne aperte dalle 8 alle 21 per le primarie con cui gli elettori del Partito Democratico e di Sinistra Ecologia e Libertà sceglieranno i propri candidati in Parlamento. Sono nove le regioni interessate alle ‘parlamentarie’ democratiche: Abruzzo, Alto Adige, Calabria, Campania, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte e Umbria. Domani si votera’ invece in Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino, Veneto. Oltre 6 mila i seggi allestiti da più di 50 mila volontari. Come per le primarie con cui si è scelto il candidato alla presidenza del consiglio, anche in questo caso sarà richiesta una sottoscrizione di almeno due euro per sostenere le spese della campagna elettorale. 

SLOGAN VIA TWITTER - E’ ‘L’Italia giusta’ lo slogan scelto da {{WIKILINK}}Pier Luigi Bersani {{/WIKILINK}}per la campagna elettorale. Sul suo profilo Twitter il segretario del Pd ha pubblicato un manifesto in cui invita a votare Pd il 24-25 febbraio. “L’Italia giusta, l’Italia che bisogna costruire e cui gli italiani hanno diritto”, ha scritto. 

NICHI VENDOLA - Ed è Nichi Vendola a dar voce all'orgoglio della sinistra per aver 'aggirato' in questo modo il Porcellum che dà in mano ai leader la scelta dei candidati: “Mentre noi facciamo le primarie e apriamo alla società civile Mario Monti e Pier Ferdinando Casini stanno chiusi in un luogo segreto a decidere di liste e candidature”.

"Certo, possono esserci delle polemiche ora, come ci sono state in occasione di quelle per la premiership, ma noi stiamo sperimentando una nuova formula e come ogni in esperimento possono esserci delle cose da migliorare. Quello che non può sfuggire a nessuno - conclude Vendola - è che il centrosinistra sta ricostruendo una connessione con un popolo largo”.

I LEADER AL VOTO DOMANI -  I tre principali protagonisti delle primarie per la premiership ai seggi andranno domani: Pierluigi Bersani nella emiliana Piacenza, Matteo Renzi a Firenze, Nichi Vendola nella pugliese Terlizzi. Bari.
 

POLEMICHE - Il voto è stato accompagnato da qualche polemica sulla mancata deroga per chi governa città di oltre cinquemila abitanti e sui 'nominati'. Ovvero i parlamentari uscenti o non che senza dover affrontare la contesa delle primarie saranno `graziati e inseriti di diritto nel listino bloccato del segretario Bersani. In tutto, compresi i capilista, il 10% del totale. In questa quota anche il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso che sarà capolista al Senato in Lombardia.

I CAPILISTA - Altri probabili capilista, poi, anche se candidati alle primarie, Cesare Damiano e Stefano Fassina: un segnale per valorizzare chi ha scelto la competizione. In lizza in Lombardia anche l’ex ministro Barbara Pollastrini. Altri `papabili per il posto di capolista il vice segretario del partito Enrico Letta e il capogruppo Dario Franceschini. E poi ci sono i casi di Beppe Fioroni e Franco Marini che hanno ottenuto la deroga ma non corrono alle parlamentarie. Forse saranno `ripescati e l’ipotesi ha suscitato più di una discussione tra i democratici.

Competizione, invece, lontana dal seggio di appartenenza per Anna Finocchiaro e Rosy Bindi impegnate l’una a Taranto, dove non è mancata ieri una contestazione per il caso Ilva, e l’altra in Calabria. Secondo alcune indiscrezioni in caso di sconfitta potrebbero essere `blindate nel famoso 10%, la cui compilazione, comunque, non sarà ultimata prima del nuovo anno.

IL VADEMECUM - QUANDO SI VOTA

Le primarie per la selezione del 90% delle candidature del Pd al Parlamento nazionale si svolgono nei giorni 29 e 30 dicembre. Si vota sabato 29 in: Piemonte, Liguria, Lombardia, Umbria, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria. Domenica 30 in: Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Puglia, Basilicata, Sicilia, Sardegna. Si vota dalle 8 alle 21 nei seggi istituiti, di norma, presso i circoli del Pd.

Clicca qui per trovare il tuo seggio regione per regione

Clicca qui per trovare i candidati regione per regione

COME SI VOTA

L’elettore può esprimere fino ad un massimo di due preferenze, differenti per genere. Qualora le due preferenze siano dello stesso genere, la seconda nell’ordine è nulla.

CHI PUO' VOTARE

Possono partecipare al voto per la selezione delle candidature al Parlamento nazionale:
a) gli elettori compresi nell’Albo delle primarie dell’Italia Bene Comune
b) gli iscritti al Pd nel 2011 che abbiano rinnovato l’adesione fino al momento del voto.

Per esercitare il diritto di voto ogni elettore deve:
a) dichiararsi elettore del Pd e sottoscrivere un pubblico appello per il voto al Pd
b) versare una sottoscrizione di almeno due euro per la campagna elettorale
c) sottoscrivere l’impegno a riconoscere gli organismi di garanzia previsti nel presente Regolamento come uniche sedi per ogni eventuale interpretazione, contestazione o controversia riferibile all’organizzazione e allo svolgimento delle elezioni primarie.

ALLE URNE ANCHE SEL

SABATO 29

Sel concorre per circa una cinquantina di seggi, ma 23 posti sono bloccati. Il 29 si vota in Abruzzo, Calabria, Campania, Lombardia, Toscana, Umbria.

DOMENICA 30

Il 30 si vota in Basilicata, Calabria, Piemonte, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia e Veneto.