Roma, 25 novembre 2013 - Lo schiaffo del Capo dello Stato, che ieri in una nota sottolineava che "non ci sono le condizioni" per la grazia a Berlusconi, non ha scoraggiato il Cavaliere. Già di prima mattina l'ex premier è intervenuto ai microfoni di 'Prima di tutto' su Radio1 per ribadire la sua innocenza e annunciare prove in arrivo dagli Usa.

"Le novità importanti per quanto riguarda il processo Mediaset sono che in Usa il fisco americano sta per procedere con una causa verso Frank Agrama e altre persone ritenute responsabili di evasione fiscale importante, e da queste situazioni emergono testimonianze di importanti dirigenti del gruppo Agrama che dimostrano come la vicenda che vede il gruppo Agrama protagonista sia una vicenda da cui Silvio Berlusconi è assolutamente, completamente estraneo, altri sono i protagonisti e sono dichiarati in modo chiaro, senza possiblità che si possa interporre alcun dubbio", dice Berlusconi.

REVISIONE DEL PROCESSO - Silvio Berlusconi, in conferenza stampa alla sede del partito, annuncia di possedere una serie di nuovi documenti sui quali baserà la sua “domanda di revisione alla Corte di Appello di Brescia”. Berlusconi ha aggiunto di avere a supporto della sua nuova offensiva giudiziaria “12 testimoni di cui più della metà completamente nuovi, almeno 7, e altri proposti già ai collegi di primo e secondo grado, ma respinti. In totale - ha continuato Berlusconi - ci sono stati respinti 171 testimoni”.

“Credo che questa e anche le altre testimonianze smentiscano completamente la base su cui il collegio feriale della corte di Cassazione mi ha condannato”, ha continuato il leader di Forza Italia dopo aver letto alla stampa una delle 12 nuove testimonianze a partire dalle quali intende chiedere la revisione del processo.

APPELLO A SENATORI PD-M5S - In vista del voto sulla decadenza, Berlusconi si è poi appellato al Pd e al M5S. “Vi chiedo di riflettere nell’intimo della vostra coscienza a maggior ragione visto che il voto è palese. Non tanto per la mia persona, ma per la nostra democrazia. Valutate le nuove prove e i documenti che stanno arrivando”.  “Sono costretto a restare in campo nonostante la veneranda età”, ha continuato Berlusconi. 

Nessun passaporto diplomatico né ipotesi di lasciare l’Italia. Silvio Berlusconi in conferenza stampa ha negato di voler cercare “scappatoie” come ad esempio incarichi diplomatici da parte di Paesi esteri, ad esempio la Russia, né di andare via dall’Italia: “Penso di aver dimostrato in tutti questi anni il mio amore per il mio Paese”.

NAPOLITANO? NESSUNA VALUTAZIONE - “Non faccio nessuna valutazione". Ha risposto così Silvio Berlusconi a chi gli ha chiesto se rivoterebbe Napolitano alla presidenza della Repubblica. “Non solo non c’è stato nessun patto rispetto ad un salvacondotto ma non c’è stata alcuna contraffazione”, ha invece risposto il Cavaliere alla domanda se quando è nato l’attuale governo sia stato siglato un patto con Napolitano per garantire la sua agibilità politica. 

"DEMOCRAZIA DIMEZZATA" - Silvio Berlusconi ha lanciato un nuovo affondo contro la magistratura e, in particolare, i giudici di Magistratura democratica: “Io credo che questa magistratura sia un rischio grande per la nostra democrazia e per la libertà dei cittadini”, per il fatto “che ci sia una magistratura che può disporre dei nostri beni e dei nostri diritti in maniera incontrollata e irresponsabile e che si vede garantita l’impunita’”. Per Berlusconi, ormai, "la magistratura è un contropotere che va sopra il potere legislativo ed esecutivo”.  "La nostra democrazia è dimezzata a causa di una magistratura che è" nelle mani "di Magistratura democratica”, ha ribadito. "Dal 1 agosto ad oggi ho passato i giorni più brutti della mia vita, non potete sapere quale indignazione si prova per avere ricevuto una condanna per qualcosa che non si è commesso, una condanna che comporta una damnatio memoria sulla propria storia di imprenditore e di uomo di Stato".

DECADENZA E GOLPE - Berlusconi è tornato anche sui temi e sui toni del suo intervento ai giovani di Forza Italia: "Io non vedo come si possa chiamare in modo diverso da colpo di Stato, quello che sta succedendo ad opera della sinistra in Parlamento, partendo da una sentenza politica, che io ho definito criminale, e che punta a sottrarre al centro-destra il leader capace di vincere le elezioni, spianando così la strada alla conquista definitiva del potere da parte della sinistra. Quindi io credo che la realtà valga su tutto, prevalga su qualunque opinione ed espressione”.

LA PIAZZA SENZA ALFANO - Quanto alla decisione del Nuovo Centrodestra di non scendere in piazza nella manifestazione del 27 novembre, “è una cosa che riguarda loro - ha detto Berlusconi - hanno sempre dichiarato che avrebbero preso le mie difese come se fossero ancora dentro il nostro movimento politico, vedremo come si comporteranno e tutti potranno giudicare.”

ATTACCO A EPIFANI - Il cavaliere è tornato anche sulla decisione, da parte del segretario del Pd, Guglielmo Epifani, di confermare il sì alla decadenza. “Epifani dovrà vergognarsi finché campa di aver commesso un atto indegno, visto che la decadenza si basa su una sentenza che non sta né in cielo né in terra, grida vendetta davanti a Dio e agli uomini”.

PD: "REVISIONE NON E' QUARTO GRADO" - "Le verità processuali si costruiscono in tribunale e non attraverso i mass media ne tanto meno in conferenze stampa a reti unificate. La revisione di una sentenza è un mezzo di impugnazione straordinaria prevista dal codice di procedura penale. Non è un quarto grado e non ha effetti sospensivi. Pertanto in presenza di una sentenza di condanna per frode fiscale passata in giudicato, la politica non può che assumersi le sue responsabilità applicando la legge Severino. Allo stesso modo i mezzi di informazioni dovrebbero assumersi la responsabilità di evitare la possibilità di soliloqui e di ricordare sempre i fatti", così Danilo Leva, responsabile Giustizia del Pd dopo le dichiarazioni di Berlusconi.

M5S: "NON RISPONDIAMO ALLE PROVOCAZIONI" - "Non rispondiamo alle provocazioni di Silvio Berlusconi. La sentenza è definitiva e ci apprestiamo ad applicare la legge. Andiamo oltre". La capogruppo Paola Taverna assieme a tutto il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle al Senato ha replicato così all’appello di Silvio Berlusconi.

CASINI - "Propongo che il Senato si pronunci sulla decadenza del senatore Silvio Berlusconi con una mera presa d'atto, non suscettibile di interpretazioni pretestuose e strumentalizzazioni politiche, al momento della decisione definitiva della Corte di Cassazione sulla durata dell'interdizione", ha detto Casini durante una conferenza stampa al Senato. "Il presidente Silvio Berlusconi ha avuto una interdizione temporanea dai pubblici uffici che determinerà la sua cancellazione dalle liste elettorali dal Comune di residenza e pertanto la sua automatica decadenza". Visto tutto questo, la preoccupazione di Casini è che si crei "una lacerazione politica per una questione politicamente e tecnicamente inesistente". Per questa ragione, "in apertura della seduta del Senato intendo porre una questione pregiudiziale per rendere questa vicenda limpida e lineare, per non consentire ad alcuno di ergersi vittima di una persecuzione politica".

I DEMOCRATICI DICONO 'NO ' AL LEADER CENTRISTA - "Abbiamo letto e ascoltato quanto affermato da Pier Ferdinando Casini. Il Pd ritiene che l’aula del Senato debba solo prendere atto di una decisione della Cassazione, come previsto da una legge dello Stato, e non ritiene ci siano motivazioni valide per dover sospendere l’iter parlamentare e non votare la decadenza da senatore di Silvio Berlusconi. Per questo voteremo contro la pregiudiziale annunciata dal senatore Casini". Lo dichiara, a nome del Pd al Senato, Pina Maturani, vicepresidente del gruppo a palazzo Madama.

LUPI, SALTI IL VOTO - La manifestazione di Forza Italia a sostegno di Silvio Berlusconi “è legittima” ma il Nuovo Centrodestra farà una dura battaglia in Parlamento. Lo ha affermato Maurizio Lupi, ministro per le Infrastrutture, esponente del Nuovo Centrodestra. “Come ha detto Alfano siamo due partiti diversi - ha detto a margine di un convegno a Milano - Forza Italia ha deciso legittimamente di fare una manifestazione, è doveroso che la faccia e difenda Silvio Berlusconi nella maniera che ritiene più opportuna”. Quanto al Nuovo Centrodestra “faremo la nostra battaglia in Parlamento, la faremo dura. Siamo contro la decadenza, contro l’applicazione retroattiva della legge Severino, chiederemo al Pd di ripensarci. Useremo i nostri modi e le nostre ragioni per difendere Berlusconi”. 

“Io ero e sono convinto che la sentenza definitiva della Cassazione sia sbagliata e abbia condannato un innocente. Questo lo abbiamo sempre detto e con forza. Se le nuove carte che presenterà il presidente Berlusconi dovessero confermare questa nostra valutazione - aveva detto Lupi in mattinata -, credo che il Senato dovrebbe quantomeno rinviare la procedura di decadenza e verificare nel merito questi fatti nuovi che appartengono alla revisione del processo”.

CROSETTO DISERTA LA PIAZZA - “Alla manifestazione del 27 non ci andiamo. La decadenza deriva da una legge. Il Senato anticipa l`effetto della legge. Il Senato poteva aspettare, ma è solo una questione di giorni. E` stato uno schiaffo, ma cambia poco. La manifestazione è una risposta sbagliata, così come l`anticipazione decisa dal Senato”, ha detto Guido Crosetto, fondatore di Fratelli d`Italia, intervenendo questa mattina ad ‘Agorà’, su Rai Tre.

“Berlusconi - ha aggiunto - non ha bisogno di essere in Senato, anzi, l`uscita gli permetterà di alzare i toni. Potrà dire le cose che finché appoggiava il governo non poteva dire. Parleremo per i prossimi mesi ancora di Berlusconi, invece di affrontare i problemi reali del Paese”.