Roma, 2 dicembre 2013 -

Fiducia al Governo: Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica, ha incontrato il presidente del Consiglio Letta: "Sì al veloce passaggio parlamentare".

LA GIORNATA - In attesa delle primarie Pd di domenica prossima, in cui molti danno per scontata la vittoria di Matteo Renzi, continua il duello a distanza tra il vicepremier Angelino Alfano e il sindaco di Firenze. E dopo il botta e risposta di ieri sulle poltrone, oggi il vicepremier alza il tiro e avverte: "Non abbiamo paura di andare a votare". Intanto Enrico Letta incontra il premier israeliano Benjamin Netanyahu e si dice fiducioso crescita e lavoro: "La ripresa è a portata di mano". E tornando alle primarie, secondo il sondaggio di Demopolis è proprio Renzi ad aver vinto almeno la partita del dibattito in tv su Sky. (GUARDA LE IMMAGINI e riascolta i VIDEO: 1 - 2 - 3)

RENZI IN CORSA - “Chi vota per me l’8 dicembre esige un’Italia che cambia verso su impegni precisi. È politica, non e’ un diktat. Per il Pd questa è la volta buona”, scrive su facebook il sindaco di Firenze Matteo Renzi. Poi, in una conferenza stampa a Trieste, il sindaco di Firenze promette che nel caso della vittoria alle primarie del Pd, applicherà una riduzione da un miliardo di euro dei costi della politica, a partire dal Senato, e un “gigantesco” piano per il lavoro. Mentre la terza priorità sarà l’Europa: l’Europa non è causa di tutti i mali, non è colpa dell’Europa, è colpa dell’Italia che non ha fatto la sua parte per cambiare l’Europa. Se toccherà a noi lo faremo. E se Alfano vuole fare queste cose per gli italiani con noi bene. Se invece gli interessa solo continuare con la polemica, sappia che non ci troverà, perchè siamo impegnati a parlare con gli italiani delle priorità vere che per il 2014 per noi sono il taglio dei costi della politica, il piano per il lavoro e l’Europa”, specifica Renzi, rispondendo così all’intervista odierna del leader Ncd Angelino Alfano. Ma Renzi parla anche di giustizia: “E’ giusto che ci sia la responsabilità civile dei magistrati, se uno sbaglia per dolo deve essere chiamato a rispondere”, dice indicando la volontà di “studiare una regola” assieme ai magistrati “e non contro”. “La vendetta contro i magistrati - ha concluso - non potrà mai funzionare”. E ancora: “La discussione sull’Imu ha superato il muro dell’allucinazione. Sono otto mesi - ha aggiunto - che l’Italia parla dell’Imu, è la bandierina di Brunetta. Ma sapete il costo medio per la prima casa? Sono 236 euro all’anno, comprendendo le case di lusso. Si mettano d’accordo”

ANGELINO ATTACCA - Renzi “vuole prendersi la sedia di Letta” e cerca di far “fibrillare il governo”, ma non deve tirare troppo la corda, avverte Angelino Alfano parlando a Repubblica e proponendo un patto per il 2014 per poi tornare alle urne nel 2015. E lancia un monito al probabile futuro segretario del Pd: “Non abbiamo paura di andare a votare anche prima. Decida lui se assumersi la responsabilità di far cadere il presidente del consiglio del suo partito”. Il ragionamento è che Renzi attacchi Alfano per attaccare in realtà Letta. “Certo, è un modo per far fibrillare il governo. Tra una settimana però ci sarà il nuovo segretario del Pd e finalmente avranno altro cui pensare - dice Alfano - Da mesi il governo è condizionato dal loro scontro interno. Magari adesso riusciranno a pensare anche ai problemi del Paese”.

Alfano assicura di non aver paura di andare alle urne. E anche di non temere la vendetta di Berlusconi. “Perché dovrei? Siamo decisivi per il futuro del centrodestra”, afferma. Il “contratto di governo” proposto, Italia 2014, “deve durare un anno e deve contenere alcune questioni ineludibili. Senza le quali non firmeremo il contratto”. Poi nel 2015 si andrà al voto. Il rimpasto? “Non è un tema che ci appassiona. Valuteremo tutti insieme. Ma è prioritario l’interesse del Paese”.

Ora, secondo il vicepremier, si può fare anche la riforma della giustizia, “se il Pd sarà leale”. Perchè “avevano sempre la scusa di Berlusconi. Ora non hanno alibi su abuso della custodia cautelare, certezza della pena, equilibrio tra uso delle intercet- tazioni e tutela della privacy”. Per la separazione delle carriere, invece, “temo che dovremo aspettare di vincere le elezioni”, aggiunge.

D'ALEMA: VOTO MATTEO... COME PREMIER - “Certamente, certamente. Io penso che Renzi sia molto più adatto a fare il candidato alle elezioni”, dice Massimo D’Alema a Le Iene rispondendo a chi gli chiedeva se voterà per il sindaco di Firenze se sarà il candidato premier alle prossime elezioni.
Quanto alla corsa per la segreteria però D’Alema ha spiegato: “Io preferisco Cuperlo perché è un ragazzo serio, profondo. Renzi concepisce il partito come un trampolino di lancio per volare su Palazzo Chigi. Gliel’ho detto: tu sali sul trampolino per tuffarti. Ma la piscina è vuota perché le elezioni ancora non ci sono”.

SIPARIETTO CON LA STAMPA - "Ma chi se ne frega di Renzi?”, dice Renzi a un giornalista. “Dovremo cambiare - ha detto il sindaco di Firenze - il meccanismo dell’informazione della politica. Perche’ le prime 7-8 pagine dei giornali devono essere sempre della politica?”. Renzi ha poi ironizzato sulla domanda di un cronista a proposito delle parole di Angelino Alfano: “Ecco, io vengo qua, parlo di Europa, di economia, di lavoro, di giustizia, e domani il titolo sarà su Alfano”, ha concluso. 

LA SFIDA TV - La sfida in tv l’ha vinta Matteo Renzi, superando Pippo Civati, mentre Gianni Cuperlo sembra aver pagato la minore confidenza con il mezzo televisivo. Il dato emerge da un sondaggio condotto dall’Istituto Demopolis tra gli elettori di centrosinistra che hanno seguito il confronto tv fra i tre candidati alla segreteria del Pd. Il sindaco di Firenze é risultato il più apprezzato dal 49% degli intervistati, seguito da Civati al 35% e da Cuperlo al 16%.

E' invece Civati a vincere la sfida televisiva tra i più giovani, superando con il 46% Renzi nel segmento degli under 35. Il “Barometro politico” dell’istituto diretto da Pietro Vento ha misurato anche la posizione ritenuta più efficace in tema di rinnovamento della politica: a convincere maggiormente i telespettatori é, con il 57%, Matteo Renzi; mentre tre intervistati su dieci condividono maggiormente la proposta di Civati. In vista delle primarie dell’8 dicembre, Demopolis ha chiesto infine chi sia il candidato più adatto al ruolo di segretario del Pd. La risposta é netta: per il 62% é Matteo Renzi. Decisamente più distanti Gianni Cuperlo con il 20% e Pippo Civati con il 18%. L’indagine é stata condotta il 30 novembre, con metodologia cawi, su un campione rappresentativo degli elettori del centrosinistra che hanno seguito il confronto su Sky TG24.

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