Roma, 26 febbraio 2013 - Caos e fiato sospeso nella giornata del lungo spoglio elettoraleLe proiezioni ribaltano quanto previsto dagli instant poll che davano il centrosinistra in vantaggio netto a Camera e Senato. I numeri iniziali, che parlavano di un Bersani attorno al 34% e di un Berlusconi attorno al 30%, sono stati abbondantemente rivisti con i dati reali.

IL SENATO INGOVERNABILE - A palazzo Madama una maggioranza non ci sarà. Sarà relativa, non assoluta, e quindi "assicurerà" ingovernabilità. Il centrosinistra conquista il premio di maggioranza in 11 regioni al Senato; il centrodestra in 7. In Molise c’è il pareggio. Il seggio della Valle d’Aosta è andato alla lista Vallee d’Aoste. Il centrosinistra vince in Piemonte, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Basilicata, sardegna. Il centrodestra vince in Lombardia, Veneto, Abruzzo, Puglia, Campania, Calabria, Sicilia. Anche Grillo e Monti hanno conquistato seggi. In altre parole, con il meccanismo dei premi regionali, né il Cavaliere né Pier Luigi Bersani più i centristi avranno i numeri per governare al Senato.

LA CAMERA IN BILICO - Una doccia fredda che ha gelato i dirigenti del Pd, che alle 15 festeggiavano di essere "lo schieramento più votato" e che ha fatto temere a Bersani anche per la Camera: le proiezioni, infatti, davano un vantaggio risicatissimo al centrosinistra. A Montecitorio basta un solo voto in più per assicurarsi una maggioranza sicura di 344 seggi. Alla fine il Pd ce l'ha fatta.

BRINDANO GRILLO E BERLUSCONI - Sicuro vincitore politico è Beppe Grillo, che comunque viaggia sul 25%. "Abbiamo raggiunto un risultato eccezionale. Siamo il primo partito in assoluto e questo in solo tre anni e qualche mese", ha detto il comico genovese. Già può brindare anche Silvio Berlusconi che è riuscito a creare lo stallo a palazzo Madama, impedendo anche una maggioranza Pd-centristi. Esulta Alfano: "Maggioranza relativa al Senato, risultato straordinario". Il segretario Pdl rivolge però direttamente al ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri la richiesta di non ufficializzare i dati elettorali : "Mi accingo a chiamare il ministro", dice il segretario del Pdl dopo aver letto di fronte alle telecamere in tv la nota con cui il suo partito ricorda che i dati del Viminale sono "solo ufficiosi" e visto "lo scarto irrisorio" alla Camera invita appunto il ministro a non ufficializzare i risultati. Nico Stumpo, responsabile Organizzazione del Pd replica così: "Invitiamo Alfano a non esasperare il clima negando la realtà. Il centrosinistra ha ottenuto più voti alla Camera e al Senato. Il centrodestra ne prenda atto: questa è la realtà".

I DELUSI - Bersani ha parlato solo quando il risultato di Montecitorio il risultato alla Camera è sembrato essere in cassaforte. La linea checircolare al vertice democratico è questa: siamo azzoppati per la legge elettorale, alla Camera i più votati siamo noi e quindi tocca a noi il compito di provare a formare un governo. L’idea è quella di rivolgersi innanzitutto al 'Movimento 5 Stelle', per valutare se sono disposti a votare una piattaforma di provvedimenti e, innanzitutto, una nuova legge elettorale. Enrico Letta traccia la linea: "Chi vince alla Camera fa la proposta a Napolitano". E assicura che "il voto bis non è la prospettiva". Poi a notte fonda parla Bersani: "Il centrosinistra ha vinto alla Camera e per numero di voti anche al Senato. E’ evidente a tutti che si apre una situazione delicatissima per il paese. Gestiremo le responsabilità che queste elezioni ci hanno dato nell’interesse dell’Italia". Quanto al centro, il premier Mario Monti si dice comunque soddisfatto del risultato. Ma Pierferdinando Casini, che lo ha anticipato, dice: "Risultato dignitoso ma al di sotto delle aspettative anche al Senato" allora "onore a chi ha vinto". Con la sottolineatura, in particolare, che "Silvio Berlusconi ha fatto una bella campagna elettorale, e ha dimostrato di essere imbattibile, ottenendo un risultato non previsto".

I DATI / SENATO - Sono finalmente definitivi i risultati finali del Senato. Il centrosinistra ottiene 119 seggi (111 Pd, 7 Sel, 1 Crocetta), mentre il centrodestra arriva a 117 (99 Pdl, 17 Lega, 1 Grande Sud), 54 per Grillo, 18 per Monti, 1 Vallee d’Aoste. A questi seggi vanno aggiunti i 6 seggi per gli italiani all’estero per un totale di 315 cui vanno aggiunti i 4 senatori a vita (Mario Monti, Carlo Azeglio Ciampi, Giulio Andreotti ed Emilio Colombo) cui a fine settennato si aggiungerà Giorgio Napolitano che già ricopre questa carica dal 2005. L’affluenza era stata del 75,21%.. GUARDA TUTTI I RISULTATI

I DATI / CAMERA - Il centrosinistra ha vinto alla Camera, aggiudicandosi i 340 seggi del premio di maggioranza, con uno scarto dello 0,36% sul centrodestra, vale a dire 124mila 407 voti in più. La coalizione di Bersani ha ottenuto 10 milioni 47.507 voti, pari al 29,54%, contro i 9 milioni 923.100 del centrodestra (29,18%). Il terzo partito alla Camera è il Pdl con 7 milioni 332.121 voti (21,56%), seguito da Scelta civica con Monti (2 milioni 823.814 voti, pari all’8,30%), Lega Nord (un milione 390.156 voti, il 4,08%), Sel (un milione 90.802 voti, il 3,20%), Rivoluzione civile (765.054, il 2,24%), Fratelli d’Italia (666.001, l’1,95%), Udc (608.292 voti, l’1,78%). Tra gli altri partiti, Fli si è fermato allo 0,46%, con 159.454 voti; Fare, il movimento di Giannino, ha avuto 380.937 voti, pari all’1,12%; la Destra di Storace 220.312 voti (0,64%) e il Grande sud-Mpa 148.570 (0,43%). GUARDA TUTTI I RISULTATI

Sono state oltre un milione e 250mila le schede bianche o nulle per l’elezione alla Camera. La prevalenza netta è per quelle nulle. Nel dettaglio, stando ai dati forniti dal ministero dell’Interno, 395.286 le schede bianche, pari all’1,12% dei votanti, e 871.780 quelle nulle, pari al 2,47%. Le schede contestate e non assegnate sono state 1951. Per il Senato, invece, le schede bianche sono state 369.301, pari all’1,16%, e le nulle invece 762.534, pari al 2,40%. Le schede contestate e non assegnate sono state 1970.

 

AFFLUENZA, NUMERI DEFINITIVI - Affluenza in calo per le elezioni politiche. Alla Camera ha votato il 75,1%, con un calo del 5,7%. Per il Senato ha votato il 75,2% degli aventi diritto, con un calo del 5,7%. I dati sono stati comunicati dal ministro dell’Interno Cancellieri.

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