Roma, 22 febbraio 2014 - Il presidente del Consiglio incaricato Matteo Renzi ha sciolto la riserva e, ricevuto dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha accettato di formare il nuovo governo definendo la lista dei ministri. Ha superato le due ore la durata del colloquio al Quirinale. Renzi era accompagnato dal ministro uscente Graziano Delrio. Oggi alle 11.30 il giuramento al Quirinale. FOTO L'arrivo di Renzi al Quirinale

IL TWEET - "Grazie per i messaggi. Compito tosto e difficile. Ma siamo l’Italia, ce la faremo. Un impegno: rimanere noi stessi, liberi e semplici”. Lo scrive il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, su twitter a un’ora e mezzo dal giuramento del suo governo.

ECCO LA LISTA DEI MINISTRI - Sono sedici i componenti dell'esecutivo, metà sono donne. Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: Graziano DelrioInterni: Angelino Alfano. Esteri: Federica Mogherini; Economia: Pier Carlo Padoan; Sviluppo economico: Federica Guidi; Lavoro e politiche sociali, Giuliano Poletti; Infrastrutture: Maurizio Lupi; Istruzione: Stefania Giannini; Cultura: Dario Franceschini; Giustizia: Andrea Orlando; Difesa: Roberta Pinotti; Salute: Beatrice Lorenzin; Ambiente: Gianluca Galletti; Politiche Agricole: Maurizio Martina; Semplificazione e P.A.: Marianna Madia; Riforme e Rapporti con il Parlamento: Maria Elena Boschi; Affari Regionali: Maria Carmela Lanzetta.

FOTOGALLERY - GUARDA TUTTI I VOLTI

SONDAGGIO Ti piace la squadra di Governo?

LE PAROLE DI RENZI - "Puntiamo al 2018 ma vorrei dire agli italiani e alle italiane che puntiamo a domani mattina, a fare subito le cose che vanno fatte", ha affermato il presidente del Consiglio Matteo Renzi. "C’è l’esigenza di un messaggio forte agli osservatori internazionali e ai soggetti sociali protagonisti: bisogna dire che abbiamo un orizzonte di quattro anni, è un messaggio che è stato apprezzato nei primi giorni dell’incarico. Ma sarebbe un errore dire 'puntiamo al 2018' senza dire che mettiamo in cantiere non solo la conclusione della riforma elettorale e l’avvio della riforma istituzionale". Matteo Renzi ha assicurato che dietro al suo lungo colloquio al Quirinale con il Capo dello Stato non ci sono state "criticità" sulla squadra di governo. "Credo che dovendo fare un governo per quattro anni si possa avere impiegato qualche ora...", ha detto il premier. "Sono state due ore e mezza bene investite", ha assicurato.

VIDEO "Farò di tutto per meritare la fiducia dei cittadini"

LE RIFORME IN 4 MESI - "Perché dovrei fare io in quattro mesi le riforme mai fatte? Perché no?". Così Matteo Renzi ha risposto al Quirinale ad una giornalista straniera che gli chiedeva perché si debba avere ora fiducia in lui e che possa fare riforme in quattro mesi. "La situazione in cui il Paese si trova richiede un grandissimo impegno da tutti - ha sottolineato - le consultazioni e il rapporto con i cittadini impone che possa essere la volta buona. L’impegno dell’Italia non è aprire per l’ennesima volta aprire il campo ad un progetto incompiuto, ma compiere quelle cose che sono ad un passo. Dunque, perché crederci? L’Italia non ha alternative". Così, ha assicurato, "l’Italia non ha più paura di nessuno".

LA FACCIA E LA CARRIERA - "In questa vicenda - continua Renzi - per come sono andate le cose molti di noi si giocano la faccia e la faccia è molto più importante della carriera". Il premier ha anche ironizzato sulla domanda di un giornalista sul fatto se sia disposto a dimettersi se non dovesse farcela. "Grazie per l’entusiasmo...", ha detto.

NAPOLITANO - "L’impronta del presidente Renzi risulta evidente nei molti nomi nuovi chiamati ad assumere per la prima volta il ruolo di ministri", ha detto il Presidente della Repubblica commentando la composizione del governo (VIDEO). "Deludo i cultori dei retroscena politici a tinte forti: né questa volta né la volta precedente il mio braccio è stato sottoposto ad alcuna prova di ferro", dice il Capo dello Stato. Napolitano ha affermato che "la responsabilità delle proposte è prerogativa del presidente del Consiglio, cosa che è stato rispettata in modo pieno in un clima di serena collaborazione istituzionale". Fino al 2018? "Certo la mano sul fuoco non ce la possiamo mettere ma speriamo che tutto vada per il meglio". Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano rispondendo ai cronisti che gli chiedevano se l’esecutivo Renzi sarà un Governo di legislatura. "C’è - ha aggiunto - l’impegno del presidente del Consiglio che sottoscrivo pienamente".